Santena, 25 novembre, la cerimonia per la Giornata contro la violenza sulle donne

SANTENA – 27 novembre 2017 – Nella centralissima piazza Martiri della libertà sabato pomeriggio sono state posate due panchine rosse.

«Oggi, 25 novembre, ricorre la giornata internazionale contro la violenza sulle donne e il femminicidio – ha detto il sindaco Ugo Baldi, aprendo la cerimonia –. Ogni anno si celebra per ricordare e sensibilizzare tutti su questo tema, per aiutare e far sentire meno sole le donne che hanno subito violenze non solo fisiche, ma anche psicologiche. Dal 1999, la data del 25 novembre è stata scelta dall’Assemblea generale dell’ONU per ricordare le Sorelle Mirabal: Patria, Minerva e Maria Teresa, soprannominate “las mariposas” (le farfalle), che sono state violentate e assassinate proprio in questo giorno del 1960 per avere combattuto con coraggio la dittatura nella Repubblica Dominicana».

Il primo cittadino santenese ha aggiunto: “Ma la mia riflessione di apertura di questa manifestazione riguarda la violenza che non lascia lividi o che non conduce al cimitero, ma che è la più comune e la meno denunciata: la violenza psicologica, cui soprattutto le donne, ma talvolta anche gli uomini, sono sottoposte. Una violenza che si concretizza in diverse forme e che, frequentemente, è figlia di una gelosia patologica, in cui nel rapporto di coppia uno dei due ritiene che l’altra o l’altro sia una sua proprietà. Una realtà fatta di interrogatori, di ricerche di prove, di controlli sui telefonini ed e-mail, in cui niente deve sfuggire al suo controllo. Una realtà in cui l’amore non c’entra più nulla. L’incapacità di accettare una realtà insopportabile: che la propria compagna sia altro da lui».

Il sindaco Ugo Baldi ha proseguito: «Ma le forme della violenza psicologica hanno purtroppo molti, troppi tentacoli e si chiamano: intimidazione,  con gesti, sguardi, minacce; strumentalizzazione dei figli; violenza economica, vietando ad esempio un‘attività lavorativa; isolamento, mediante controllo o divieto di contatti; sfruttamento dei privilegi maschili; maltrattamento psicologico con continui rimproveri e commenti dispregiativi. Noi tutti siamo a rischio di fare violenza e di subire violenza. Ecco perché siamo qui oggi, per fermarci a riflettere, per essere noi per primi consapevoli e per condividere da domani queste riflessioni con chi forse non lo è. Lo faremo con le letture e con i pensieri che le donne del nostro consiglio comunale santenese hanno ritenuto utili a raggiungere lo scopo che ci siamo prefissati per questa giornata e con quanto abbiamo già tentato di trasmettere ai santenesi, colorando di luce rossa la nostra fontana. Lo faremo inaugurando due panchine».

Carlo Vergnano, sindaco di Cambiano, ha detto: “La violenza contro le donne, quella che a volte non si percepisce neanche, è quella che, credo, fa più male; come una goccia che batte sempre sullo stesso punto e ferisce più di un ceffone che è un brutto gesto. Credo che sensibilizzare i più giovani a crescere con i valori che si ricordano il 25 novembre, giornata contro la violenza sulle donne, sia un modo per migliorare la nostra società».

Aurora Grassi, vice sindaca di Cambiano, assessora alla Cultura, ha detto: «Buongiorno a tutti e benvenuti in questa giornata in cui ricordiamo le vittime delle violenze contro le donne. Io volevo solo citare alcuni dati che la presidente della Camera Laura Boldrini ha fornito in questi giorni. Nelle domande rivolte a ragazzi da 14 a 19 anni si chiedeva se mai vi fosse una giustificazione a fronte delle violenze sulle donne. Purtroppo il 35 per cento dei giovani ha risposto che una giustificazione esiste e che tale violenza arriva a fronte delle provocazioni».  Aurora Grassi ha aggiunto: «Queste affermazioni sono gravissime. Su questi giovani, su questi studenti, la scuola e gli insegnati devono assolutamente agire. Occorre educare questi giovani perché di fronte alla violenza non ci può essere nessun tipo di giustificazione. Non ci può essere una provocazione che determina violenza. Su questo io penso dobbiamo essere chiari, chiarissimi». Aurora Grassi ha chiuso con un avviso: “Noi promuoviamo, per il 3 dicembre, alle ore 16, al teatro comunale di Cambiano uno spettacolo a ingresso gratuito, dal titolo ‘Scarpe rosse e filo spinato’, proprio per trasmettere l’idea che la violenza contro le donne è da condannare. Sempre, di qualsiasi tipo e genere essa sia».

Durante la cerimonia, sono quindi intervenute tutte le donne presenti nel consiglio comunale santenese: Alessia Perrone, Lidia Pollone, Cetty Siciliano, Rosella Fogliato, Serena Aiassa e Arianna Zaccaria. Ha portato il suo contributo anche Carla Vogna Frè, di Pino Torinese, autrice del volume “A mani nude nell’anima”, edito per i tipi dell’editrice Gwmax. A chiudere la cerimonia, organizzata dalle amministrazioni comunali di Santena e Cambiano e dall’Associazione genitori Santena Make, l’inaugurazione delle due panchine, con tanto di sforbiciata al nastro tricolore. L’intera cerimonia è stata tradotta nella lingua dei segni.

 

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