Santena, colluttazione in Comune, la versione di Santino Cascella

SANTENA – 27 novembre 2009 – Santino Cascella, presidente del Consiglio comunale, racconta la colluttazione avvenuta oggi tra lui e il sindaco Benny Nicotra negli uffici comunali.

Santino Cascella 2009nov27

Santino Cascella afferma: «Ieri sera, in chiusura di Consiglio comunale ho avuto una discussione piuttosto accesa con il sindaco. Il sindaco, contrariamente a quanto stabilito dalla conferenza dei capigruppo ha tentato di proseguire i lavori del consiglio comunale. Io ho chiuso il consiglio e lui ha tentato di sostituirmi chiedendo al vice presidente del consiglio di continuare la seduta. Dopo che ho dichiarato chiusi i lavori c’è stato uno scontro verbale. Dopo i fatti avvenuti ieri sera io questa mattina ho pensato di preparare un esposto da presentare alla Prefettura di Torino. Mentre ero intento a preparare questo documento il sindaco ha spalancato la porta dell’ufficio in cui mi trovavo – con me c’era anche il consigliere Tamagnone – e ha tentato di cacciarmi da quell’ufficio, dicendomi che io non avevo il diritto di stare lì e non potevo impegnare una segretaria per fare questo tipo di lavoro».

Cascella aggiunge: «Prima di proseguire con quanto accaduto, ricordo che il regolamento del consiglio comunale, all’articolo 28 recita che per attuare l’autonomia  funzionale e organizzativa del consiglio, stabilita dalla legge all’interno della struttura comunale deve essere individuato dal sindaco un ufficio quale punto di riferimento per i consiglieri, con funzione di supporto  alla presidenza del consiglio. Si tratta di un diritto che finora il sindaco Nicotra non mi ha mai riconosciuto».

Il presidente del Consiglio prosegue: «Nicotra è piombato con foga nell’ufficio. E’ arrivato in modo aggressivo. Abbiamo bisticciato, lui si è avventato su di me, dandomi una testata, colpendomi con gli occhiali, procurandomi una lieve ferita al sopracciglio destro. Secondo il pronto soccorso di Chieri la prognosi è di dieci giorni. Il sindaco mi ha urtato con gli occhiali, ho un leggero ematoma. Io ho accusato il colpo, ho mantenuto la calma, gli ho tolto gli occhiali e gli ho dato un buffetto. Sono intervenuti prima il consigliere Tamagnone e poi l’agente di polizia municipale Cimino e ci hanno divisi. Comunque non è successo nulla di grave. Il sindaco, dopo che c’è stata questa colluttazione, si è seduto su una sedia e ha cominciato a dire che l’avevamo picchiato.  Quando sono arrivati i carabinieri io ho raccontato quanto accaduto: io stavo solo dettando un esposto».

Santino Cascella continua: «Dopo avere raccontato quanto accaduto ho ultimato l’esposto che ho inoltrato alla Prefettura e ai carabinieri di Santena. Anche alla luce di quanto mi è successo stamattina ho messo giù un esposto molto dettagliato. Visto che c’è stata anche questa colluttazione ho precisato che proprio durante l’esposto sono stato aggredito. Avevo deciso di presentare un esposto in merito alla chiusura del consiglio di giovedì sera. Il sindaco con ogni pretesto sta cercando di sostituirmi; ieri sera appena ho chiuso il consiglio, il mio posto è stato preso dal vice-presidente Miano, dietro indicazione del sindaco. Hanno tentato di proseguire il consiglio senza riuscirci».

Il presidente del Consiglio conclude: «Alla presenza dei carabinieri la situazione si è normalizzata ma non abbiamo trovato nessuna quadra. Mi risulta che il sindaco da un lato mi ha telefonato a casa per chiedermi scusa ma nel contempo ha presentato denuncia alle autorità. Naturalmente mi riservo di farlo anch’io al più presto. Ho elementi probatori, ho persone che potranno testimoniare a mio favore. Mi spiace molto, ma certamente questa cosa non finirà qui. Il sindaco, formalmente ha tentato di riappacificarsi con me. Naturalmente questi fatti avranno un loro decorso; se lui mi ha denunciato io devo fare almeno altrettanto. Devo fare così per tutelarmi».

**

Blog: rossosantena.it

filippo.tesio@tin.it

©RIPRODUZIONE RISERVATA