Santena, zuffa in Comune tra il sindaco Benny Nicotra e il presidente del Consiglio Santino Cascella. La versione del primo cittadino

SANTENA – 27 novembre 2009 – Zuffa negli uffici comunali. E’ successo oggi, attorno alla mezza. La lite ha coinvolto il sindaco Benny Nicotra e il presidente del consiglio comunale Santino Cascella.  Di seguito la versione dei fatti raccontata dal sindaco.

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Benny Nicotra, nel primo pomeriggio, chiama e spiega: «Credo che sia giusto che possa fornire la mia versione. Le cose che sono da dire sono queste. Io sono entrato in Comune alle 12,30 circa e – come è mio solito fare – ho iniziato a salutare i dipendenti. Ho cominciato dagli uffici dell’anagrafe passando dall’ufficio del dottor Guglielmo Lo Presti.  Ho subito visto una stanza non aperta, l’ufficio della signora Maria Lucia Migliore. La porta chiusa l’ho valutata una cosa strana, ho bussato aprendo. All’interno c’erano il presidente del Consiglio Cascella con il consigliere Tamagnone che dettavano qualcosa alla dipendente che digitava sulla tastiera».

Il sindaco continua: «E di conseguenza ho chiesto gentilmente ai due di stare dall’altra parte della scrivania perché ci sono documenti e timbri ecc. ecc. cose delicate. Loro due si sono subito alterati e mi hanno detto che io non potevo imporre o dare ordini a loro. Si sono un po’ arrabbiati. Poi l’alterazione di Cascella è stata superiore. Dopo il consiglio di giovedì sera si è creato un po’ di nervosismo. Tutti e tre abbiamo alzato il tono di voce. Cascella è andato oltre; lui mi ha messo le mani addosso. Io avevo entrambe le mani occupate; da una parte stringevo una sacca e dall’altra la cartella, quella di pelle. Per cui per me era proprio impossibile poterlo aggredire. Poi non è nel mio stile aggredire la gente. E di conseguenza Cascella mi ha rotto un po’ gli occhiali. Ma nessun problema.  Ovviamente sono arrivati i carabinieri. Ci siamo chiariti e ci siamo stretti un po’ la mano e abbiamo convenuto di chiudere lì la vicenda, senza minimamente procedere da ambo i lati».

Benny Nicotra conclude: «E stato un fatto sporadico; ci siamo scusati reciprocamente dell’accaduto. Davanti al comandante dei carabinieri ci siamo stretti la mano, da persone civili, anche in considerazione di quello che rappresentiamo. Io non ho intenzione di fare alcuna denuncia. Entrambi abbiamo detto che non facciamo denunce perché non c’è motivo».

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