SANTENA – 10 gennaio 2010 – 3.807 servizi per un totale di 112.880 chilometri percorsi. Sono questi i numeri dell’attività 2009 del comitato locale della Croce rossa italiana, con sede in via Napoli 9, guidato dal commissario Sergio Gremo. Alla Cri sono attivi 150 volontari: 30 pionieri, guidati dall’ispettore Marco Montalto, coadiuvato dai vice Valentina Bozzato e Alberto Conti; 120 volontari del soccorso seguiti dal commissario Ester Del Forno.
Sergio Gremo, commissario del comitato locale, afferma: «La prima cosa da dire è che il numero di servizi compiuti è cresciuto rispetto al 2008 e questo grazie allo sforzo di tutti i volontari. Nel 2009 il nostro comitato locale ha aumentato il territorio di competenza. Oltre a Santena e i Comuni vicini, zona dove operiamo storicamente, su richiesta del 118, copriamo anche una parte della città di Torino e, sporadicamente, Moncalieri, Trofarello e comuni vicini. In sostanza abbiamo allargato, e di molto, il cosiddetto bacino di utenza: serviamo una zona molto più vasta. Occorre anche ricordare che negli ultimi anni sono andate aumentando le chiamate degli utenti nei confronti del 118. E’ cambiata la mentalità della gente; un tempo prima di chiamare l’ambulanza ci si faceva mille scrupoli, oggi si chiama la Croce rossa e il 118 anche troppo spesso. Ci è anche capitato di essere usati come taxi per andare in ospedale o di ricevere chiamate da persone con una semplice l’influenza».
Gremo ritorna sui volontari: «Un aspetto da segnalare è la difficoltà nel ricambio dei volontari che raggiungono i limiti di età. Da qualche anno facciamo fatica a reclutare giovani leve; si può parlare di crisi sostanziale rispetto all’arrivo di giovani. Arriva sempre meno gente e noi registriamo un sostanziale decremento delle giovani leve. Rispetto agli anni Ottanta e Novanta il calo è davvero significativo. In media ogni settimana prestano servizio da 50 a 60 persone che fanno da qualche ora di servizio il giorno sino a coprire il turno di notte».
«A fine anno si è concluso il corso di primo soccorso che ha anche l’obiettivo di reclutare nuovi volontari – precisa Sergio Gremo –. Se arriverà un numero sufficiente di adesioni il nuovo corso sarà avviato agli inizi di marzo. Naturalmente, invito tutti i giovani interessati a comunicare la loro disponibilità chiamando il centralino – 011-9491357 – oppure a venire di persona nella nostra sede».
Sergio Gremo continua con alcune riflessioni sulla città: «Santena è cresciuta come numero di persone e ogni anno vanno aumentando le chiamate che ci arrivano. Guardo a questo con una certa preoccupazione perché già oggi noi siamo un po’ al limite proprio rispetto alle richieste che ci arrivano. Purtroppo le forze per servire tutti cominciano a scarseggiare. Secondo l’anagrafe il numero di chi abita in città non è aumentato; nella realtà ho l’impressione che a Santena ci sia una buona fetta di gente in più».
«Tra le cose da segnalare c’è l’arrivo di stranieri tra le file dei volontari – aggiunge Gremo –. Si tratta di un indicatore di quanto stia cambiando la società italiana e Santena non è diversa da tutte le altre città. Noi abbiamo la fortuna di avere accolto questi volontari stranieri che hanno superato i corsi: si tratta di persone rumeni, albanesi o provenienti da altri paesi slavi. L’integrazione, a livello di volontari, è buona e problemi non ne abbiamo».
Il commissario continua così: «Nel 2009 registro un miglioramento rispetto ai problemi a carico di ragazzi e minori: non abbiamo più avuto un numero significativo di chiamate per abuso di alcolici e stupefacenti. Va anche detto che in città e nei Comuni vicini non ci sono locali serali frequentati dai giovani. Il calo di chiamate dovute ad abuso di alcolici e a sostanze stupefacenti va segnalato perché lo ritengo un segnale positivo. In particolare le persone che abusano di alcolici sono casi noti e non sono giovani, in genere hanno attorno ai 40 anni o più».
«Resta immutato il nostro livello di attenzione rispetto a chi fa fatica ad arrivare a fine mese – prosegue Sergio Gremo –. Anche nel 2009 abbiamo proseguito la distribuzione di derrate alimentari che arrivano dall’Unione europea. Il Comitato regionale della Croce rossa ci segnala la disponibilità di alimenti – pasta, riso, olio, fette biscottate e altro –. Noi prendiamo in carico gli alimenti e contattiamo le famiglie che ci vengono segnalate dai servizi sociali e dalla Caritas parrocchiale. Le famiglie passano in sede a ritirare il cibo. Noi non entriamo nel merito degli elenchi che ci vengono forniti: constato che nell’ultimo anno le persone segnalate sono aumentate. Sono più di cento i nuclei familiari cui forniamo alimenti. Negli ultimi anni la povertà e le situazioni di disagio economico nella nostra città sono aumentate: ce ne accorgiamo anche compiendo i normali servizi. Sempre più ci sono famiglie che vivono situazioni limite. Sono in difficoltà i pensionati che vivono con la pensione minima e sono soli, senza parenti. Va anche detto che alcuni nuclei familiari non sono segnalati, ma vivono comunque situazioni di grande difficoltà. Rispetto a questi problemi, con i pionieri, stiamo definendo un programma di intervento mirato».
Sergio Gremo, come ogni anno, ricorda i positivi rapporti di collaborazione avviati dalla Cri con alcune associazioni cittadine e, in particolare con la casa di riposo Forchino: «Con il consiglio di amministrazione c’è un buon rapporto. Abbiamo firmato una convenzione che regola e norma i nostri interventi. Nell’ultimo anno le chiamate hanno superato quota 100, in gran parte si tratta di spostare ospiti allettati e non autosufficienti per trasportarli negli ospedali, per visite e terapie». Il commissario continua: «Abbiamo segnalato all’amministrazione comunale la necessità di sostituire gli infissi della sede che ci ospita; una risposta scritta non l’abbiamo ancora ricevuta, ma l’amministrazione si è impegnata a intervenire. Speriamo bene».
La Cri santenese dispone di nove ambulanze e di quattro macchine di servizio. Gremo continua: «Negli ultimi anni è diventato uno sforzo economico troppo pesante acquistare nuove ambulanze. Oggi la spesa si aggira sui 70.000 euro. Un impegno troppo pesante per il nostro bilancio che pareggia attorno a 170.000 euro: i nostri conti sono pubblici e vengono affisso nell’albo della sede». Gremo precisa: «Come tutti possono leggere, i conti della Cri santenese sono sani. Ricordo che tutte le 150 persone che prestano servizio lo fanno gratuitamente: il loro operato è a costo zero. Ricordo anche che sono a carico della Cri il carburante, le assicurazioni e le riparazioni di ambulanze e delle auto di servizio. I conti della Cri santenese sono a posto grazie alle tante persone che – a Santena come nei dintorni – ci sostengono con il tesseramento. Da loro arriva la linfa vitale che ci permette di andare avanti e di continuare a servire Santena e una zona sempre più vasta».
In chiusura la statistica dei servizi della Cri santenese, come sempre puntualmente preparata da Elena Benente. Nel 2009 i servizi per le urgenze legate al 118 sono stati 1.717, così suddivise: 520 traumi; 105 cardiologico; 131 respiratorio; 114 neurologico; 51 psichiatrico; 17 neoplasie; 17 intossicazioni, 19 etilisti; 712 patologie mediche; 31 altro. I servizi compiuti nell’abito della convenzione con l’Asl To5 sono stati 673, di cui: 307 per Asl Chieri; 11 per Asl Carmagnola; 51 rianimazioni; 304 dialisi. Le chiamate a seguito delle convenzioni con le case di riposo sono state: 62 provenienti dagli Anni Azzurri e 106 arrivate dal Forchino. I servizi prestati in occasione di assistenze sportive sono stati 23. La statistica è completata da altri 1.226 servizi. In tutto, come detto in apertura, nel 2009 la Croce rossa santenese ha compiuto 3.807 servizi e, con i vari mezzi, i volontari hanno percorso 112.880 chilometri; più o meno tre volte la lunghezza della circonferenza terrestre.
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