Santena, rogo alla Pegaso, una intervista ai dirigenti dell’Arpa

SANTENA – 20 marzo 2010 – Di seguito, una breve intervista a Francesco Lollobrigida, dirigente reperibile dell’Arpa di Torino, rispetto alla situazione ambientale conseguente al rogo alla Pegaso. pegaso incendio capannone

All’una di sabato 20 marzo qual è la situazione dal punto di vista dell’impatto ambientale?

«E’ la stessa dei giorni scorsi – afferma Francesco Lollobrigida – e cioè le misure in aria ambiente non hanno evidenziato alcuna criticità, con valori inferiori o pari al limite di rilevabilità strumentale per tutti i parametri monitorati nelle zone abitate. Noi continuiamo a effettuare rilievi. Da due giorni nella zona del complesso scolastico della scuola media Giovanni Falcone abbiamo posizionato una stazione mobile che rileva gli inquinanti. Quella localizzazione è stata individuata come la zona più vulnerabile della città rispetto alla localizzazione del capannone che brucia. Comunque, i nostri rilievi, per adesso, non presentano situazioni di criticità ambientale».

Cosa deve sapere la popolazione?

«Ci possono essere fenomeni di molestia – spiega Lollobrigida – inevitabili in queste situazioni. Si possono sentire puzze, ma non ci sono elementi per dire che c’è un rischio sanitario acuto e immediato. Ovviamente noi continuiamo a tenere la situazione sotto controllo e lo faremo fino a  che l’incendio non sarà completamente spento».

Che tipo di materiale è quello che, da giorni, sta bruciando dentro il capannone della ditta Pegaso?

«Sono sostanze risultate dalla triturazione di pneumatici che la ditta che affittava il capannone aveva stoccato all’interno».

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