Ages, a Santena e Asti sono a rischio 500 posti di lavoro

SANTENA – 23 aprile 2010 – Di seguito, il comunicato stampa che annuncia il corteo organizzato dai lavoratori Ages di Santena e Asti, per lunedì mattina 26 aprile 2010, da corso Traiano fino alla porta 5 di Fiat Mirafiori.

ages corteo santena

Filctem-Cgil e Femca-Cisl – Torino
Fiom-Cgil/Fim-Cisl/ Uilm-Uil  – Asti
R.S.U di Asti E Santena

comunicato stampa

Ages di Santena e Asti: a rischio 500 posti di lavoro

Lunedi’ 26 aprile 2010 corteo dei lavoratori da corso Traiano

alla porta 5 dello stabilimento Fiat di Mirafiori

Lunedì 26 aprile, a partire dalle ore 9.30, i lavoratori dell’Ages di Santena e Asti manifesteranno a Torino con un corteo da corso Traiano – angolo corso Caio Plinio – fino alla Fiat di Mirafiori, porta 5, dove sosterranno sino alle ore 13.

La manifestazione è stata indetta per la gravissima situazione dell’azienda, dove sono a rischio 500 posti di lavoro. L’Ages è costituita da due stabilimenti produttivi siti, uno ad Asti in cui si producono fanali, proiettori e indicatori di direzione per auto e sono occupati 150 addetti. Un altro stabilimento è ubicato a Santena, in cui si producono manufatti in gomma e plastica, sempre per il settore auto e sono attualmente occupati 350 addetti.

Il Tribunale di Asti con sentenza del 2 dicembre 2008, ha dichiarato lo stato di insolvenza ex art. 3 D.Lgs 270/99 dell’Ages Spa con sede legale ad Asti in Strada Cascina Cauda 5. L’allora imprenditore, Egidio Di Sora, aveva  accumulato circa 90 milioni di euro di debito. Il 1° dicembre 2008 è stato autorizzato l’intervento della CIGS per 12 mesi. Il 24 novembre 2009 presso la Regione Piemonte, si è convenuto di prorogare la Cigs sino al 6 maggio 2010. Il 12 gennaio il Commissario Straordinario dott. Maurizio Civardi, ha inviato ad alcuni quotidiani di rilevanza Nazionale, il Bando per la manifestazione di interesse all’acquisizione totale o parziale dell’Ages stessa. Il bando è scaduto il 15 febbraio 2010. Lo stesso giorno in Regione, si è tenuto un incontro tra le scriventi e gli  Assessori A. Bairati e A. Migliasso.

In tale incontro i sindacati avevano illustrato la preoccupazione per i seguenti motivi:

– La situazione economica e produttiva, molto critica che il Paese attraversava ed attraversa, sopratutto nel settore dell’auto, non permette di attrarre acquirenti.

– Senza il coinvolgimento di Fiat, che è il principale e quasi unico cliente di Ages, il destino dell’Ages e dei 500 occupati, è segnato. Se la Fiat non garantisce, non solo le attuali produzioni, ma anche un loro incremento, anche in questo caso, riteniamo alquanto difficile la sopravvivenza dell’Azienda e il mantenimento degli occupati.

In quella sede si era convenuto di ritrovarsi in Regione, prima della fine di aprile, per verificare se ci fossero delle società interessate all’acquisizione dell’Ages. Qualora si verificasse questa ipotesi, c’è la possibilità di prorogare la CIGS, in caso contrario si rischia la chiusura dell’attività produttiva e quindi il licenziamento di 500 lavoratrici e lavoratori. Il cliente – quasi unico – è la Fiat, che tra l’altro nel passato era proprietaria dei due stabilimenti. I sindacati ritengono che se la Fiat non si impegna, anche indirettamente sul futuro dell’Ages, l’eventuale cessazione dell’attività, con i relativi 500 posti di lavoro persi, sia ad essa imputabile.

Torino, 23 aprile 2010

UFFICIO STAMPA
Per eventuali contatti:
Enrico De Paolo Filctem-Cgil Torino
cell. 3357367313
mail depaolo@cgiltorino.it
fax 011-2442213

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