Santena, Ages, quarto giorno di presidio davanti al Gruppo Fiat

Santena – 10 giugno 2010 – Quarto giorno di presidio davanti ai cancelli del Gruppo Fiat, a Torino, in via Nizza 250, per i lavoratori dell’Ages.

«Siamo al quarto giorno di presidio, ma per noi non ci sono segnali positivi. Anzi, tutto tace – spiega Gerardo Di Martino, Rsu Ages –. Invece, dallo stabilimento di Asti arrivano buone notizie. C’è stato un incontro all’Unione industriale e la trattativa sembra proseguire spedita. Siamo contenti per i lavoratori del sito di Asti, ma per noi la situazione resta pessima e, giorno dopo giorno, l’orizzonte si restringe».

Anche oggi i lavoratori hanno allestito il presidio con due grandi striscioni, decine di cartelli e bandiere, un gazebo, qualche tavolino e un buon numero di sedie. Per farsi sentire dalla Fiat hanno scelto alcuni slogan e le sonorità che arrivano da grandi latte metalliche percosse da bacchette. Alcune donne sbattono coperchi di pentole. Altri operai hanno in mano l’armamentario tipico da stadio. Si va dalle bombolette ad aria con tanto di trombe, alle più ecologiche trombe azionate a mano, con i soffietti di plastica. Gli slogan sono gridati e il rumore è continuo e assordante. Come se non bastasse viene amplificato dai megafoni.Davanti all’ingresso del Gruppo Fiat sono stati innalzati alcuni cartelli con sopra scritto, in lettere stampatello maiuscolo “Quarto° giorno di presidio democratico”, «Siamo tutti Fiat dipendenti, vogliamo lavorare”, “Fiat, siamo fiduciosi, facci lavorare”. Un cartello più grande riporta “Costituzione della Repubblica italiana. Articolo 1. L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro”. La scritta termina con quattro punti interrogatici.

Gerardo Di Martino, continua: «Oggi è venuta a farci visita Patrizia Borgarello, esponente della Lega Nord, assessora all’Istruzione a Santena e capogruppo del Carroccio in Consiglio provinciale di Torino. Abbiamo scambiato due parole.Cose concrete non ne ha dette. Ci è sembrato essere venuta per recuperare rispetto alle dichiarazioni, un po’ incaute, dei giorni scorsi. Si è portata dietro l’addetto stampa e la cosa non è stata molto gradita dai lavoratori. E’ stata un po’ a balbettare e poi se ne è andata. Avrà comunque raggiunto il suo scopo: domani, su alcuni giornali fiancheggiatori del centro-destra, magari vedremo un qualche articolo con tanto di foto dove si dirà che lei è venuta qui a incontrarci. Sai che roba! Noi, alla Borgarello abbiamo detto che, essendo un esponente politico, dovrebbe fare la propria parte esercitando pressioni perché Fiat  cambi registro nei nostri confronti e torni ad affidarci nuove commesse. Noi, agli amministratori e ai politici, chiediamo questo e non altro. Non abbiamo gradito il fatto che sia venuta qui a dire che in Provincia il Presidente Saitta sarebbe poco sensibile ai lavoratori.Al Governo e in Regione le leve di comando sono in mano al centrodestra e non ha molto senso venire da noi per spiegarci che le responsabilità sarebbero in capo all’amministrazione provinciale. Noi abbiamo ribadito una cosa: la nostra situazione è grave e seria: senza fatti nuovi il 6 agosto ci sarà il fallimento. Abbiamo bisogno di fatti concreti. La solidarietà interessata, buona per rubare una foto è una strumentalizzazione della nostra situazione che non abbiamo gradito molto».

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