Santena, Ages, la proposta di acquisizione è della Belconn

Santena – 10 novembre 2010 – Enrico de Paolo, Filctem Cgil, aggiunge qualcosa in più rispetto al comunicato di stamattina di Filctem Cgil, Femca Cisl e la Rsu dell’Ages di Santena che annunciava che nei prossimi giorni sarà avviata la procedura di cessione di ramo d’azienda per salvare una parte dei posti di lavoro dello stabilimento sito ai confini tra Santena e Villastellone.

«Domani, giovedì 11 novembre, riceveremo la comunicazione ufficiale relativa alla migliore offerta in termini occupazionali ed economici per Ages Santena – spiega Enrico de Paolo, Fillctem Cgil –. Il commissario straordinario Maurizio Civardi qualche indiscrezione l’ha già fatta arrivare. Si tratta della Belconn, con sede legale a Roma e una sede operativa ad Almese. Il gruppo prende denominazione dal cognome dell’imprenditore: Belforte. La seconda parte del nome – conn –, sta per connettori. Ad Almese l’azienda produce cavi di telecomunicazione».

Enrico de Paolo prosegue: «Sempre da quanto abbiamo saputo del tutto informalmente, la proposta di acquisizione riguarda 110 lavoratori degli attuali 370 addetti.  Relativamente al mix merceologico produttivo della Belconn poco meno della metà fa riferimento al settore automotive; il resto è diversificato». «Per Ages Santena sono arrivate due proposte di acquisizione, alternative tra di loro – aggiunge Enrico de Paolo –. Quella della Belconn è stata ritenuta migliore in termini occupazionali ed economici. L’offerta che è stata scartata, da quel che avevamo capito, vedeva soggetti: un imprenditore del gruppo Elia di Chieri e un secondo imprenditore di una azienda di Volpiano-Leini».

Enrico de Paolo continua: «Le due offerte si differenziavano in modo notevole anche sotto l’aspetto occupazionale. La prima offerta arrivata, quella relativa ai due imprenditori, prevedeva un massimo di 90-100 occupati, anche se in una prima fase riguardava 70 persone. Sempre questa offerta era legata al solo settore automotive. La seconda offerta arrivata in ordine di tempo, quella della Belconn è stata ritenuta migliore e più vantaggiosa perché conta di occupare un numero più alto di persone, ma soprattutto perché prevede un mix produttivo merceologico non solamente legato al settore automobilistico, anzi le produzioni legate all’auto rappresentano meno della metà. Questo è un elemento che evidentemente ha avuto il suo peso: infatti in Ages le produzioni legate al settore automobilistico continuano a ridursi. Sin qui quello che conosciamo. Nei prossimi giorni il quadro si chiarirà. Il commissario straordinario e la società che intende acquisire il ramo d’azienda di Ages Santena avvieranno la procedura prevista dall’articolo ex 47».

«La società acquirente dovrà presentare anche al sindacato e alle Rsu il piano industriale, contenente indicazioni sia alle attività sia al numero di occupati, non solo nell’immediato, ma anche per il futuro – conclude Enrico de Paolo -. Solo quando conosceremo le intenzioni dell’acquirente potremo dare un giudizio di merito. Il nostro obiettivo – come sindacato e Rsu – è anche quello di poter concertare i criteri che porteranno poi a individuare le persone che continueranno a lavorare nel ramo di azienda che verrà ceduto. Subito dopo il primo incontro con l’acquirente parleremo con il commissario per ottenere tutta una serie di informazioni e chiarimenti. Oltre alla cessione del ramo di azienda occorre ragionare anche sulla cessazione di Ages Santena. Subito dopo il primo incontro convocheremo un’assemblea con i lavoratori per trasmettere tutte le informazioni ricevute».

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