Una pausa per lo spirito – proposte di riflessione per i giorni dal 14 al 20 agosto 2011

Santena – 14 agosto 2011 – Di seguito, alcune proposte di riflessione per i giorni dal 14 al 20 agosto 2011 tratte dalla liturgia del giorno con omelia domenicale della Comunità di Sant’Egidio e il programma ufficiale della GMG di Madrid con gli appuntamenti principali che caratterizzeranno la settimana spagnola dal 16 al 21 agosto.

Domenica  14 agosto 2011

Donna, grande è la tua fede!
In quel tempo, partito di là, Gesù si ritirò verso la zona di Tiro e di Sidòne. Ed ecco una donna Cananèa, che veniva da quella regione, si mise a gridare: «Pietà di me, Signore, figlio di Davide! Mia figlia è molto tormentata da un demonio». Ma egli non le rivolse neppure una parola. Allora i suoi discepoli gli si avvicinarono e lo implorarono: «Esaudiscila, perché ci viene dietro gridando!». Egli rispose: «Non sono stato mandato se non alle pecore perdute della casa d’Israele».Ma quella si avvicinò e si prostrò dinanzi a lui, dicendo: «Signore, aiutami!». Ed egli rispose: «Non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini». «È vero, Signore – disse la donna -, eppure i cagnolini mangiano le briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni».
Allora Gesù le replicò: «Donna, grande è la tua fede! Avvenga per te come desideri». E da quell’istante sua figlia fu guarita.

Mt 15,21-28

Ancora una volta il Vangelo ci propone l’essenzialità della fiducia in Dio

I Vangeli, oltre la fuga in Egitto e il brano che ci viene proposto questa domenica, non narrano altri spostamenti di Gesù fuori della Palestina. Gesù, dunque, scrive Matteo, dalla regione della Galilea intorno al lago di Genezaret “si ritirò” verso le parti di Tiro e di Sidone (l’attuale Libano), antiche città fenicie, marinare e mercantili, ricche e floride, ma anche segnate da egoismi e ingiustizie soprattutto verso i poveri. Non a caso i profeti dell’Antico Testamento pronunciano diversi oracoli di sventura per tali città. Isaia si rivolge a Sidone e gli dice: “Vergognati!” (Is 23,4) ed Ezechiele preannuncia a Tiro la sua distruzione per la superbia che l’anima (Ez 26,1-21; 27,1-36). Eppure il peccato di chi non accetta la predicazione di Gesù è stigmatizzato come molto più grande di quello compiuto da Tiro e Sidone. Queste infatti – dice Gesù – se avessero ricevuto la predicazione del Vangelo si sarebbero convertite. Riceveranno pertanto una migliore sorte nel giorno del giudizio: “Guai a te, Betsaida. Perché, se a Tiro e Sidone fossero avvenuti i prodigi che ci sono stati in mezzo a voi, già da tempo esse, vestite di sacco e cosparse di cenere, si sarebbero convertite” (Mt. 11,21). Gesù si reca in questa regione e subito compare una donna; Matteo la indica come “cananea” (nel brano parallelo di Marco è detta “siro-fenicia”). È una donna pagana, che si rivolge a Gesù. Certamente ha sentito parlare molto bene di questo giovane profeta e forse non vuole perdere l’occasione per un intervento prodigioso sulla figlia. Si avvicina a Gesù durante il cammino e invoca il suo aiuto. Sua figlia è “indemoniata” (era una situazione dolorosa di per sé ma che si aggravava anche per tutti i risvolti di vergogna sociale) e ne chiede a Gesù la guarigione. Potrebbe essere l’ultima occasione che le si presenta. Per questo non desiste dal gridare aiuto, anche di fronte all’atteggiamento indisponente di Gesù. L’evangelista nota: “Ma egli non le rivolse neppure una parola”. La donna insiste. La sua insistenza provoca l’intervento dei discepoli. Analogamente all’episodio della moltiplicazione dei pani, essi vorrebbero che Gesù la congedasse: “Accontentala e mandala via”, gli suggeriscono. Ma Gesù risponde dicendo che la sua missione è limitata ad Israele. Quella donna, per nulla scoraggiata dall’esplicito diniego, prega una seconda volta e con parole essenziali, semplici, ma pesanti come è pesante il dramma della propria figlia: “Signore, aiutami!” (sono le stesse parole di Pietro, mentre sta affondando nel lago). E Gesù incredibilmente, risponde con inaudita durezza: “Non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini”. Già nel discorso della montagna aveva detto una cosa analoga: “Non date le cose sante ai cani, non gettate le perle ai porci” (Mt 7,6). Con l’appellativo di “cani”, nella tradizione biblica, ripresa dai testi giudaici, si allude agli avversari, ai peccatori e ai popoli pagani idolatri.
Ma la donna sfrutta alla lettera proprio questa espressione di Gesù e gli dice: “È vero, Signore , eppure i cagnolini mangiano le briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni”. Possiamo tradurre così la frase: anche i cani, gli esclusi, come il povero Lazzaro, si accontentano, anzi si accontenterebbero di briciole, se gliele gettassero. Questa donna pagana osa resistere a Gesù; in un certo senso ingaggia una lotta con lui. Si potrebbe dire che la sua fiducia in quel profeta è più grande della resistenza del profeta stesso. E per questo Gesù risponde, infine, con una espressione non frequente nei Vangeli: questa è “grande fede”, non “poca fede”. Lo stesso elogio Gesù lo fece al centurione, ed erano ambedue pagani. Ancora una volta il Vangelo ci propone l’essenzialità della fiducia in Dio che libera dall’angoscia di confidare solo in se stessi e negli uomini. La fede di questa donna convinse Gesù ad operare la guarigione. Scrive l’evangelista: “Allora Gesù le replicò: ‘Donna, grande è la tua fede! Avvenga per te come desideri’. E da quell’istante sua figlia fu guarita”. Ad una fede come questa neppure Dio può resistere.

Comunità di Sant’Egidio

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Lunedì 15 agosto 2011

Beata colei che ha creduto

In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo.
Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».
Allora Maria disse: «L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l’umiltà della sua serva. D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente e Santo è il suo nome; di generazione in generazione la sua misericordia per quelli che lo temono. Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili; ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote. Ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia, come aveva detto ai nostri padri, per Abramo e la sua discendenza, per sempre». Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua.

Lc 1,39-56

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Martedì 16 agosto 2011

Riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «In verità io vi dico: difficilmente un ricco entrerà nel regno dei cieli. Ve lo ripeto: è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio».
A queste parole i discepoli rimasero molto stupiti e dicevano: «Allora, chi può essere salvato?». Gesù li guardò e disse: «Questo è impossibile agli uomini, ma a Dio tutto è possibile». Allora Pietro gli rispose: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito; che cosa dunque ne avremo?». E Gesù disse loro: «In verità io vi dico: voi che mi avete seguito, quando il Figlio dell’uomo sarà seduto sul trono della sua gloria, alla rigenerazione del mondo, siederete anche voi su dodici troni a giudicare le dodici tribù d’Israele. Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi per il mio nome, riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna. Molti dei primi saranno ultimi e molti degli ultimi saranno primi».

 Mt 19,23-30

16 agosto 2011 a Madrid

Festival della Gioventú

Durante la giornata avranno luogo differenti attivitá del programma culturale della GMG: concerti, mostre, visite guidate a musei, opere teatrali e molto altre sorprese

20:00 Messa di inaugurazione della GMG

La Giornata Mondiale inizia alle 20:00 con una Messa nella piazza Cibeles di Madrid presieduta dall’arcivescovo di Madrid e concelebrata dai vescovi e dai sacerdoti che partecipano alla GMG.

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Mercoledì 17 agosto 2011

Gli ultimi saranno primi e i primi ultimi
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola: «Il regno dei cieli è simile a un padrone di casa che uscì all’alba per prendere a giornata lavoratori per la sua vigna. Si accordò con loro per un denaro al giorno e li mandò nella sua vigna. Uscito poi verso le nove del mattino, ne vide altri che stavano in piazza, disoccupati, e disse loro: Andate anche voi nella vigna; quello che è giusto ve lo darò. Ed essi andarono. Uscì di nuovo verso mezzogiorno, e verso le tre, e fece altrettanto. Uscito ancora verso le cinque, ne vide altri che se ne stavano lì e disse loro: Perché ve ne state qui tutto il giorno senza far niente?. Gli risposero: Perché nessuno ci ha presi a giornata. Ed egli disse loro: Andate anche voi nella vigna. Quando fu sera, il padrone della vigna disse al suo fattore: Chiama i lavoratori e da’ loro la paga, incominciando dagli ultimi fino ai primi. Venuti quelli delle cinque del pomeriggio, ricevettero ciascuno un denaro. Quando arrivarono i primi, pensarono che avrebbero ricevuto di più. Ma anch’essi ricevettero ciascuno un denaro. Nel ritirarlo, però, mormoravano contro il padrone dicendo: Questi ultimi hanno lavorato un’ora soltanto e li hai trattati come noi, che abbiamo sopportato il peso della giornata e il caldo. Ma il padrone, rispondendo a uno di loro, disse: Amico, io non ti faccio torto. Non hai forse concordato con me per un denaro? Prendi il tuo e vattene. Ma io voglio dare anche a quest’ultimo quanto a te: non posso fare delle mie cose quello che voglio? Oppure tu sei invidioso perché io sono buono? Così gli ultimi saranno primi e i primi, ultimi».

Mt 20,1-16

17 agosto 2011 a Madrid

Festival della Gioventú

10:00 Catechesi dei vescovi

I pellegrini della GMG, suddivisi per gruppi linguistici, parteciperanno a delle sessioni di catechesi con i vescovi arrivati da tutto il mondo. Le sessioni avranno luogo nelle chiese, nelle scuole, negli auditori e nei centri sportivi di Madrid.

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Giovedì 18 agosto 2011

Molti sono chiamati, ma pochi eletti
In quel tempo, Gesù, riprese a parlare con parabole [ai capi dei sacerdoti e ai farisei] e disse: «Il regno dei cieli è simile a un re, che fece una festa di nozze per suo figlio. Egli mandò i suoi servi a chiamare gli invitati alle nozze, ma questi non volevano venire. Mandò di nuovo altri servi con quest’ordine: Dite agli invitati: Ecco, ho preparato il mio pranzo; i miei buoi e gli animali ingrassati sono già uccisi e tutto è pronto; venite alle nozze! Ma quelli non se ne curarono e andarono chi al proprio campo, chi ai propri affari; altri poi presero i suoi servi, li insultarono e li uccisero. Allora il re si indignò: mandò le sue truppe, fece uccidere quegli assassini e diede alle fiamme la loro città.
Poi disse ai suoi servi: La festa di nozze è pronta, ma gli invitati non erano degni; andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze. Usciti per le strade, quei servi radunarono tutti quelli che trovarono, cattivi e buoni, e la sala delle nozze si riempì di commensali.
Il re entrò per vedere i commensali e lì scorse un uomo che non indossava l’abito nuziale. Gli disse: Amico, come mai sei entrato qui senza l’abito nuziale? Quello ammutolì. Allora il re ordinò ai servi: Legatelo mani e piedi e gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti.
Perché molti sono chiamati, ma pochi eletti».

Mt 22,1-14

 

18 agosto 2011 a Madrid

Festival della Gioventú

10:00: Catechesi dei vescovi

12:00: Arrivo del Papa all’aeroporto di Barajas

Cerimonia di benvenuto nel padiglione di Stato.

12:40: Entrata del Papa a Madrid

Percorso di entrata in città con la papamobile e arrivo alla Nunziatura.


16:00 Benvenuto al Papa – Cerimonia di ricevimento del Santo Padre

19:30 Atto di benvenuto dei giovani nella piazza Cibeles

Nella plaza de la Independencia attraverserà la Porta di Alcalá con giovani dei cinque continenti. Dopo questo atto, salirà sulla papamobile, che lo porterà fino alla piazza Cibeles.

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Venerdì 19 agosto 2011

Amerai il tuo Dio, amerai il tuo prossimo

In quel tempo, i farisei, avendo udito che Gesù aveva chiuso la bocca ai sadducèi, si riunirono insieme e uno di loro, un dottore della Legge, lo interrogò per metterlo alla prova: «Maestro, nella Legge, qual è il grande comandamento?».Gli rispose: «Amerai  il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente. Questo è il grande e primo comandamento. Il secondo poi è simile a quello: Amerai il tuo prossimo come te stesso. Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti».

Mt 22,34-40

19 agosto 2011 a Madrid

Festival della Gioventú

10:00 Catechesi dei vescovi

11:30 Incontro del Papa al Monastero de El Escorial

Incontro con giovani religiose nel Patio dei Re del Monastero de El Escorial.

12:00 Incontro del Papa al Monastero de El Escorial

Incontro con 1.000 giovani professori universitari nella Basilica.



19:30 Via Crucis

Inizierà la Via Crucis della GMG. In ogni stazione ci sarà un carro della Settimana Santa spagnola che rappresenterà la scena. I carri provengono da diverse parti della penisola.

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Sabato 20 agosto 2011

Uno solo è il vostro Maestro
In quel tempo, Gesù si rivolse alla folla e ai suoi discepoli dicendo:
«Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei. Praticate e osservate tutto ciò che vi dicono, ma non agite secondo le loro opere, perché essi dicono e non fanno. Legano infatti fardelli pesanti e difficili da portare e li pongono sulle spalle della gente, ma essi non vogliono muoverli neppure con un dito. Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dalla gente: allargano i loro filattèri e allungano le frange; si compiacciono dei posti d’onore nei banchetti, dei primi seggi nelle sinagoghe, dei saluti nelle piazze, come anche di essere chiamati rabbì dalla gente. Ma voi non fatevi chiamare rabbì, perché uno solo è il vostro Maestro e voi siete tutti fratelli. E non chiamate padre nessuno di voi sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello celeste. E non fatevi chiamare guide, perché uno solo è la vostra Guida, il Cristo. Chi tra voi è più grande, sarà vostro servo; chi invece si esalterà, sarà umiliato e chi si umilierà sarà esaltato».

Mt 23,1-12

 

20 agosto 2011 a Madrid

10:00 Messa per i seminaristi nella cattedrale della Almudena

16:00 Momento preparativo a Cuatro Vientos

I giovani arriveranno a poco a poco all’aerodromo e occuperanno i vari posti. Nel frattempo, sul palco avranno luogo diverse attività (testimonianze di giovani, esibizioni musicali, preghiere alla Madonna, etc.) in preparazione alla Veglia.

19:40 Visita alla Fondazione Instituto San José centro di attenzione a persone disabili dell’Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Dio.

20:30 Veglia con il Papa

I giovani incontreranno il Santo Padre nell’aerodromo di Cuatro Vientos.

23:00 Notte a Cuatro Vientos

I partecipanti alla GMG trascorreranno la notte nell’aerodromo di Cuatro Vientos. Per chi lo desidera ci saranno vari tendoni dove si potrà adorare il Santissimo Sacramento.

 

21 agosto 2011

09:00

Arrivo del Papa a Cuatro Vientos

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