Santena, Piano di zona 2011-2013, “Il fenomeno povertà”

Santena – 17 ottobre 2011 – “Il fenomeno povertà”, questo il titolo di un paragrafo del capitolo 1 del Piano di zona 2011-2013,  predisposto dal Consorzio dei servizi socio assistenziali del chierese. Di seguito, il testo integrale del paragrafo.

Il fenomeno povertà

L’aumento del fenomeno della povertà ha assunto dimensioni significative e connotati più forti e articolati rispetto al passato sia sotto il profilo quantitativo in costante espansione sia perché sta assumendo modalità di espressione nuove e differenziate, che non trovano risposte nei criteri definiti dai regolamenti degli enti.

La disoccupazione e le forme di occupazione atipiche crescono, a causa di un sempre più esteso utilizzo di forme contrattuali flessibili; la disoccupazione giovanile è in aumento, come l’invecchiamento della platea dei disoccupati. Il flusso delle persone che hanno dichiarato la disponibilità al lavoro al Cpi – Centro per l’impiego – di Chieri sono passate da 1.304 del 2007 a 1.527 nel 2008.

In questo quadro, le persone con difficoltà o in situazione di disabilità hanno visto aumentare le difficoltà a entrare in percorsi di autonomia lavorativa: gli avviamenti al lavoro in base alla legge 68/99 sono passati da 57 nel corso del 2005 a 33 nel 2008.

Il disagio socio-economico nel quale versano i singoli cittadini e le famiglie, causato dalla crisi economica derivante dalla perdita produttiva di settori industriali attivi in passato, soprattutto del tessile e di altre attività manifatturiere e del settore alimentare, la crisi conseguente alla chiusura di imprese e fabbriche del territorio che davano occupazione a intere famiglie, uno stato di indebitamento in cui cadono le famiglie per far fronte alle spese, hanno portato alla luce “zone grigie” di fragilità o precarietà, che si riflettono pesantemente su fasce di popolazione che si rivolgono ex novo ai servizi o che presentano problematiche che richiedono una attivazione complessiva della rete sociale di protezione, al fine di prevenire ed evitare nuove forme di impoverimento, marginalità ed esclusione sociale.

Continuano ad accedere al servizio cittadini con problemi economici a cui è molto difficile rispondere con i criteri della deliberazione quadro delle misure a contrasto della povertà. La spesa per i contributi è salita considerevolmente e le misure di microcredito e asset building del programma fragili orizzonti della Provincia di Torino non risultano rispondenti ai bisogni dei cittadini. Si tratta di nuclei, sino a quel momento completamente autonomi, che, a causa della riduzione-perdita del reddito da lavoro, sono divenute particolarmente vulnerabili e in difficoltà economica.

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Fonte: Consorzio dei servizi socio-assistenziali del Chierese. Piano di zona 2011-2013, pagina 24.

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