Santena, i dati sul mercato del lavoro forniti dal Centro per l’impiego di Chieri

Santena – 11 dicembre  2011 – Il programma locale di azioni di contrasto alla crisi del bacino del Centro per l’impiego di Chieri per l’anno 2011-1212 prevede la gestione dello Sportello opportunità. Il Comune di Santena ha aderito al progetto. Di seguito, alcuni dati relativi alla situazione del mercato del lavoro locale, contenuti nella scheda del progetto relativa allo sportello.

La scheda riporta alcune informazioni del tessuto imprenditoriale del chierese, frutto dell’elaborazione dei dati forniti dalla Camera di commercio di Torino, aggiornati a giugno 2011. In tutto il chierese risultano essere presenti 9.389  attività: 2.214 ditte di commercio all’ingrosso e al dettaglio, riparazione di autoveicoli e motocicli; 1.664 ditte di costruzioni; 1.512 aziende agricole; 1.200 attività manifatturiere; 464 attività immobiliari; 433 attività dei servizi di alloggio e ristorazione; 368 attività professionali, scientifiche e tecniche; 317 ditte classificate alla voce altre attività di servizi: 292 aziende di trasporto e magazzinaggio; 269 ditte di noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese; 251 attività finanziarie e assicurative; 165 ditte di servizi di informazione e comunicazione; 92 ditte di attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento; 69 ditte di sanità e assistenza; 37 ditte di fornitura di acqua, reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti e risanamento; 32 ditte classificate alla voce istruzione; 7 attività di fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata; 3 attività di estrazione di minerali da cave e miniere.

La scheda riporta: “Da questa macroanalisi risulta che il settore più presente sul territorio di tutto il chierese è il commercio, con il 23,7 per cento, seguito dall’edilizia (17,7%), dall’agricoltura (16,1%) e dall’attività manifatturiera (12,8%) che insieme formano il 70,3 per cento delle attività totali. Da un’analisi più dettagliata dei quattro settori più rilevanti emerge quanto segue.

-per l’agricoltura si rileva una prevalenza notevole dell’attività di coltivazione da sola (58,3%) o associata all’allevamento (28,4%) per un totale di 86,7 per cento. L’allevamento da solo riguarda il 10,7 per cento delle imprese;

-per le attività manifatturiere, la situazione risulta molto diversificata, con un settore tessile che si attesta all’11 per cento, il settore alimentare che coinvolge il 10,1 per cento delle imprese, un’area legno-carta al 9,6 per cento, stampa al 5,2 per cento, chimica-gomma e materie plastiche al 7,3 per cento, siderurgia e fabbricazione articoli e prodotti in metallo 21,5 per cento, la fabbricazione autoveicoli al 2,8 per cento;

-per il settore costruzioni, la situazione è “aggregata” prevalentemente intorno a 3 settori di attività: costruzione di edifici residenziali e non residenziali, altri lavori di completamento e di finitura degli edifici, installazione di impianti elettrici;

-per il commercio, quello al dettaglio raggiunge il 48,6 per cento, mentre l’ingrosso si attesta al 13,8 per cento, l’intermediazione commerciale da sola è al 24,3 per cento e il commercio autoveicoli e motocicli vale il 13,3 per cento”.

Sempre dalla scheda si apprende: “Da un’ulteriore elaborazione dei dati, è emerso che, rispetto ai settori più presenti sul territorio – commercio, edilizia, agricoltura e attività manifatturiera – Poirino è il Comune con il maggior numero di imprese agricole sul territorio, seguito da Chieri, Riva presso Chieri e Santena, mentre l’attività manifatturiera e il settore delle costruzioni sono maggiormente presenti nell’ordine sui comuni di Chieri, Poirino, Santena e Cambiano. Mentre il commercio è maggiormente presente nei seguenti comuni: Chieri, Poirino, Santena, Pino Torinese e Cambiano”.

La scheda fornisce alcuni dati relativi alla sitauzione occupazionale, elaborati dall’Ufficio Monitoraggi sei servizi, interventi e politiche per il lavoro dell’Osservatorio sul mercato del lavoro della provincia di Torino che mettono a confronto la situazione dal 2008 al 2010 presso il Centro per ‘impiego di Chieri. “Per quanto concerne – è scritto nella relazione – il flusso dei lavori disponibili al lavoro si riscontra una variazione da 1.527 del 2008 a 1.781 del 2010, di cui il 55,6 per cento sono donne. Nell’ambito degli avviamenti totali per settore nel 2010 si rileva un calo di 1.211 avviamenti, di cui -735 nei contratti a tempo determinato, con una maggiore incidenza sul settore dei servizi (-488) e dell’industria (-300). In particolare se si esaminano gli avviamenti 2010 per tipologia contrattuale si evidenzia una riduzione dei contratti di apprendistato di -43 per cento, accompagnata da una lieve variazione in aumento dei contratti di somministrazione (+4%). Per quanto concerne gli avviamenti totali per fascia di età nel 2010 si riscontra una riduzione nella fascia 20-24 anni di -322, su un totale di -1.211, mentre il maggior numero di avvii si rileva nella fascia 45-49 anni, con 97 avvii”.

“Alla luce dei suddetti dati – è riportato nella scheda – si evince purtroppo che le conseguenze sociali ed economiche dei processi di ristrutturazione e di crisi delle aziende del territorio sono tutt’ora presenti e continuano a determinare un forte incremento della domanda di ricollocazione per i lavoratori espulsi da aziende di crisi”.

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Fonte: Programma locale di azioni di contrasto alla crisi del bacino Cpi di Chieri, progetto di azione integrativa di sistema. Anno 2011-2012.

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