Santena, nuovo museo Cavour e ristrutturazione ex scuderie. Intervista al presidente della Fondazione Cavour Nerio Nesi

Santena – 23 luglio  2012 – Nerio Nesi, presidente della Fondazione Cavour, informa sui progetti di ristrutturazione delle ex scuderie e della nuova sistemazione museale del castello Cavour a Santena.

Nerio Nesi, presidente della Fondazione Camillo Cavour, spiega; «Come è noto ci sono due grandi lavori in preparazione del complesso immobiliare cavouriano di Santena. Il primo lavoro è quello della trasformazione completa delle cosiddette scuderie e che verranno ristrutturate attraverso una azione condotta dalla città di Torino, proprietaria di tutto, con la Regione Piemonte  con mezzi finanziari europei. Nelle ex scuderie verranno sistemate una serie di attività fondamentali. Innanzitutto la raccolta delle famose lettere e della corrispondenza di Camillo Cavour e i documenti che riguardano la famiglia Cavour, la famiglia Visconti Venosta e le famiglie loro consanguinee e collaterali. Troverà così adeguata sistemazione una grande raccolta di documentazione che riguarda  vecchie nobiltà del Risorgimento».

Nerio Nesi prosegue: «L’attuale biblioteca verrà portata dal castello vero e proprio alle scuderie. Saranno realizzati una serie di saloni per esposizioni.  Noi vogliamo che quella parte di complesso immobiliare diventi un centro espositivo non soltanto per le cose che riguardano Cavour e il Risorgimento, ma anche per altre questioni di maggiore attualità. Sempre nelle ex scuderie ci sarà la sede dell’associazione Amici della Fondazione. E, infine, il fatto nuovo: io vorrei che venisse portata a Santena anche la sede operativa della Fondazione Camillo Cavour, che verrà così tolta dal centro di Torino. Ora la sede operativa della Fondazione è nel mio studio, a Torino. Dopo la ristrutturazione porteremo a Santena la sede della Fondazione, la presidenza, la direzione amministrativa e la direzione operativa della fondazione. Tutto sarà ospitato  in una manica delle ex scuderie».

Da Nerio Nesi arriva un’altra notizia: «Abbiamo abbandonato l’idea di realizzare un ristorante dentro le scuderie perché non vogliamo minimamente danneggiare i ristoranti di Santena. Naturalmente, come abbiamo detto al sindaco Ugo Baldi, auspichiamo che albergatori e ristoratori della città si uniscano a noi in questa azione: c’è proprio bisogno di dare a Santena possibilità di vitto e alloggio alle persone che vengono a visitare il complesso cavouriano. Tutta questa prima parte di lavori delle ex scuderie partiranno in gennaio. Ora si stanno definendo gli ultimi dettagli progettuali del piano definitivo della distribuzione delle stanze: è altresì prevista la realizzazione di  un grande salone  che ora non c’è».

Nerio Nesi prosegue con la seconda parte di lavori in arrivo nel complesso cavouriano: «Il castello di Cavour, che ha la struttura della vecchia casa di campagna di una grande famiglia della aristocrazia piemontese, sarà trasformato in un museo dedicato a Cavour. Rispetto ai lavori delle ex scuderie questa sarà una impresa più complicata. Bisogna dare al castello delle strutture nuove, ma bisogna anche che tali opere non siamo in contrasto con ambiente in cui è vissuto e ha iniziato la sua attività di studioso  e politico il conte di Cavour. Proprio per questo noi abbiamo nominato una commissione di storici, tutte persone di un certo livello, presieduta  da Isabella Ricci, già direttore dell’archivio di Stato di Torino».

Il presidente della Fondazione prosegue così: «I lavori per la casa museo Cavour verranno finanziati dall’unità tecnica di missione che è un organismo della Presidenza del Consiglio dei ministri e avranno un costo complessivo di circa 4 milioni di euro. L’unità tecnica di missione ha chiesto alla Fondazione Cavour di farsi promotrice e di organizzare il progetto;  questo attribuisce a noi piacere, ma anche una responsabilità notevole. Come Fondazione abbiamo cominciato con indire una gara per il progetto. Hanno concorso alla gara 26 studi professionali, alcuni dei quali di alto livello, alcuni del quali fuori Torino e del Piemonte. La scorsa settimana abbiamo avuto la prima fase di questa iniziativa, l’apertura delle buste. Si tratta di una procedura complessa perché ha vari tempi di esecuzione e, soprattutto, prevede una commissione giudicatrice cioè un gruppo di persone che decidono chi – nell’ambito dei 26 concorrenti –  vincerà e farà il progetto».

«Nel presentare i progetti  – aggiunge Nerio Nesi – alcuni studi professionali si sono associati. Nel bando noi avevamo messo clausole molto severe per la partecipazione. L’obiettivo era selezionale aziende non tanto di grande entità, perché riteniamo che questo abbia meno importanza, ma soprattutto cercavamo aziende qualificate. È stato nominato un rup – responsabile unico del progetto – nella persona di Marco Piletta, alto dirigente della Regione Piemonte: le buste delle offerte, fisicamente le ha aperte lui. Come previsto dalla normativa era presente la commissione aggiudicatrice, nominata dal cda della Fondazione Cavour e formata da 5 persone: Sergio Roda, prorettore dell’università di Torino, presidente; Mario Turetta, direttore regionale dei Beni culturali del Piemonte, alto funzionario della Stato; Luigi Valerio Sant’Andrea, dirigente dell’unità tecnica di missione; Carlo Savasta, funzionario della direzione Edile della Regione Piemonte; Sergio Brero, dirigente del settore Edifici per la cultura, della città di Torino».

Il presidente della Fondazione Cavour chiude informando sui tempi: «Il 1° agosto è prevista una nuova seduta della commissione in modo che, dopo la pausa estiva, si possa arrivare a individuare il vincitore dell’affidamento del servizio di progettazione preliminare e definitiva dei lavori per la nuova sistemazione museale del castello Cavour a Santena».

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