Santena, in 300 alla fiaccolata organizzata da Libera

Santena – 24 marzo 2013 – Trecento persone hanno partecipato alla Fiaccolata per non dimenticare le vittime di mafia. L’iniziativa è stata organizzata dal locale presidio di Libera, la sera del 21 marzo, con percorso da Villastellone a Santena.
Libera_fiaccolata2013La fiaccolata è partita dal parco Levà di Villastellone, poco dopo le 20,30. Nel pomeriggio i ragazzi del presidio avevano piantato una piantina di frassino di due anni, donata dalla città di Santena, proveniente dal vivaio di Piossasco.  Il frassino è stato messo a dimora da Andrea Ganci, 28 anni, dipendente dell’Atc To4. Accanto è stata posta una targa che recita “Oggi nasce una nuova vita in ricordo di tutte le vittime di mafia ‘Per non dimenticare’. In basso c’è il logo di Libera e la scritta Presidio Libero Grassi. Con la data: 21 marzo 2013. Accanto alla piantina sono stesi tre file di disegni realizzati  dagli alunni delle scuole elementari di Villastellone.

Libera_fiaccolata2013aPaola Fazzolari, referente del presidio di Libera, ha dato il la alla manifestazione: «Buonasera a tutti. Grazie di essere venuti. Siamo abbastanza: l’affluenza è buona. Oggi, 21 marzo 2013, è la 18esima giornata dell’impegno in ricordo di tutte le vittime delle mafie. E’ anche il primo giorno di primavera e noi abbiamo colto l’occasione per piantare un piccolo alberello, nella speranza che cresca insieme a noi, con tutto il presidio di Libera e che anche a Villastellone e Santena cresca la volontà di continuare a collaborare tutti quanti insieme e a lottare contro tutte le mafie. Accanto alla piantina di frassino ci sono i disegni dei bimbi dai 6 ai 10 anni: siamo andati nelle loro classi a spiegare cosa fosse la mafia. Abbiamo cercato di spiegare cosa si può fare – grandi e piccini insieme – per sconfiggere la mafia. Gli alunni hanno preparato i disegni che sono qui esposti».

Libera_fiaccolata2013bIl microfono è passato a Davide Nicco, sindaco di Villastellone: «Buonasera  a tutti. Io ringrazio Libera per avere organizzato questa bella e importante serata. Ringrazio tutte le associazioni che hanno collaborato alla buona riuscita dell’iniziativa.  Grazie soprattutto alle forze di ordine che collaborano sempre e per quanto fanno quotidianamente nel campo della lotta contro le mafie. Rivolgo  il benvenuto all’amministrazione di Santena che condivide con noi questa esperienza. Probabilmente il senso di questa manifestazione è direttamente nel suo titolo “memoria e impegno”. Credo non ci possa essere memoria senza un impegno e, nello stesso modo, non ci possa essere un impegno senza la memoria. La memoria delle vittime, di tutte le vittime delle mafie. Di quelle importanti, ma anche di quelle meno importanti. La memoria di tutte queste persone ci deve spronare e impegnarci nella lotta contro la mafia. Noi  forse non saremo mai chiamati a compiere opere eroiche come quelli che hanno perso la loro vita a causa delle mafie. Forse, più modestamente, noi dovremo fare quel poco che ci spetta nella vita quotidiana di ciascuno di noi –  nel lavoro, a scuola, nell’impegno amministrativo – per coltivare il senso di legalità che è il primo passo per sconfiggere tutte le mafie. Vi ringrazio per essere qui, a testimoniare questo impegno che deve essere comune per tutti noi e andare oltre le convinzioni ideologiche e politiche, in un principio che abbraccia tutte la popolazione italiana». Il sindaco di Villastellone ha cominciato a leggere un primo gruppo dei 900 nomi delle vittime delle mafie. Poi la fiaccolata ha preso avvio. Nelle mani dei partecipanti le fiaccole che sulla carta vedevano riportati il nome delle vittime.

Libera_fiaccolata2013cIn testa alla fiaccolata i musici della Ranabanda di Villastellone e della banda musicale santenese, con i musici e gli sbandieratori del gruppo I templari. Subito dietro lo striscione del presidio di Santena Villastellone di Libera, intitolato a Libero Grassi e gli amministratori dei due comuni. Tra gli striscioni spiccava quello dell’Anpi, associazione nazionale partigiani d’Italia, Sezione “Antonio Allasia”, di Villastellone Poirino e Carignano. «Alla fiaccolata c’eravamo lo scorso anno e ci siamo quest’anno – spiegano i giovani che reggono lo striscione –: ci sono battaglie giuste che vanno condotte: non dimenticare le vittime di mafie sicuramente è una di quelle».

Libera_fiaccolata2013dSempre tra gli striscioni vi era quello del gruppo di Santena dell’associazione Emergency, fondata dal medico milanese Gino Strada. Liliana Lisa afferma: «Per noi volontari di Emergency è importante essere presenti in questa manifestazione. Come tutti siamo qui per ricordare le 900 vittime delle mafie: i nomi delle persone cadute sono indispensabili per capire il senso di questa giornata. Siamo qui, come in tutta Italia, in ricordo e per dare voce a tutti quelli che non ci sono più, per commemorare le vittime di quella lotta, per stare vicino alla famiglie e per rendere onore a chi è morto in modo che altri potessero vincere quella guerra».

Tra le bandiere va segnalata quella gialla, del circolo di Legambiente di Villastellone, il Platano. Lillo Clementi, bandiera in spalla, spiega: «Legambiente, in tutta Italia, da tempo collabora con Libera e cammina fianco a fianco nelle iniziative a contrasto di tutte le mafie. Questa sera non potevamo certo mancare. Le mafie, oltre a mietere un numero incredibile di vittime, distruggono il territorio e l’ambiente. Siamo qui per rimarcare l’importanza di diffondere la cultura della legalità».

Libera_fiaccolata2013eAlla fiaccolata erano presenti diversi insegnanti delle scuole di ogni grado di Santena come di Villastellone. Martino Pollone, vicario dell’Istituto comprensivo di Santena, afferma: «Come scuole, a questa iniziativa partecipano un discreto numero di docenti: è il segno della presenza del mondo della scuola in una ricorrenza  che vuole essere, oltre che contro tutte le mafie, propositiva verso una cultura delle legalità. E la scuola è un primo momento dove i ragazzi possono apprendere tale cultura, vivendo in comunità e dovendo sottostare a determinate regole. Prima della fiaccolata i volontari del locale presidio di Libera sono entrati nelle classi per presentare le attività dell’associazione fondata da don Luigi Ciotti, i valori dell’antimafia e della cultura delle legalità. Gli studenti hanno preparato striscioni e cartelloni che saranno esposti in piazza Martiri della Libertà a Santena, dove la fiaccolata terminerà la corsa».

Tra i tanti che avevano la fiaccola, c’è anche il parroco di Santena e Cambiano, don Nino Olivero: «come tutti sono qui  per partecipare alla marcia contro tutti i tipi di mafia. Come ci ha ricordato don Luigi Ciotti la memoria deve diventare impegno. Occorre continuare a impegnarsi, fare rete, imparare da quel che è successo affinché non succeda più. E’ importante essere in tanti per raggiungere un obiettivo comune. A Santena certo non ci sono fenomeni appariscenti legati alle mafie, come avviene in altri comuni, ma occorre tenere sempre le antenne dritte, tenere la guardia alta».

Libera_fiaccolata2013fAlla fiaccolata erano presenti anche un buon numero di amministratori cittadini.  Nutrita la pattuglia degli amministratori di Essere Santena, sindaco in testa. Presenti anche i due consiglieri santenesi del Movimento Cinque Stelle, Alessandro Capparelli e Daniele Franco: «Alla lotta alla mafia non ci si può sottrarre e  le iniziative locali non si possono disertare. Manifestazioni come questa fiaccolata rafforzano la resistenza del nostro tessuto sociale contro ogni sorta di fenomeno mafioso, un virus negativo presente  un po’ ovunque. A livello locale riteniamo positive le azioni portate avanti dall’amministrazione comunale, a partire dalla cittadinanza concessa a Pino Masciari, testimone di giustizia. Con il rinnovo del consiglio comunale la città ha cambiato direzione nei confronti della lotta alla legalità: qualcosa si è risvegliato e tocca anche a noi amministratori  – di maggioranza o di minoranza non fa differenza – portare avanti queste iniziative per arginare in ogni modo tutte le mafie».

Tra i partecipanti anche i parenti di una vittima di mafia: Bommarito Giuseppe, ucciso a Balestrato, Palermo, il 13 giugno 1983. Partita poco prima delle ore 21 la fiaccolata ha impiegato due ore per arrivare in piazza a Santena. Durante il percorso sono state effettuate diverse tappe per leggere i nomi delle 900 vittime di mafia. Tra le cose finite sul taccuino lo stupore di due giovani suonatori, studenti delle medie: “Ma veramente le vittime delle mafie nel nostro Paese sono così tante?».

Libera_fiaccolata2013gIl tragitto da Santena a Villastellone viene percorso lentamente. A scortare la fiaccolata c’è un ampio schieramento di uomini e mezzi: ci sono gli uomini della polizia municipale di Santena e di Villastellone, i carabinieri di Villastellone, i volontari dell’associazione Carabinieri, gli uomini del Gres, i Volontari della Cri. Poco dopo le 23 la fiaccolata fa il suo ingresso in piazza Martiri della Libertà, a Santena. Nell’ultima tappa con la lettura delle vittime il microfono va all’assessore Paolo Romano e poi al sindaco Ugo Baldi.

Libera_fiaccolata2013hTerminati i nomi il sindaco Ugo Baldi porta il suo indirizzo di saluto: «Quello che serve nelle nostre comunità è una riscossa dei cuori. “Non ci sarà chiesto se siamo stati credenti, ma se siamo stati credibili”:  sono le parole tratte dal diario del giovane giudice, assassinato, Rosario Livatino. Sono parole che invitano all’impegno ogni uomo. Sono tante le persone che hanno pagato con la vita il loro impegno nella lotta alle mafie. Le loro coscienze pulite sono una luce che ci può orientare verso una nuova società più trasparente. Specialmente in questi tempi di crisi economica, sempre di più molti imprenditori e commercianti in difficoltà sono sensibili al canto delle sirene che invitano a imboccare comode scorciatoie, cedendo alle offerte di usura o di qualche gruppo mafioso. Si tratta di criminali che si presentano spesso con modi affabili e capitali pronti per investire, ma che si rivelano sempre portatori di doni avvelenati. Ricordiamoci che chi cede ai ricatti o alle lusinghe delle mafie uccide una parte di se stesso. Ricordiamoci che chi da spazio alle priorità dei mafiosi rinuncia ai propri principi morali».

Libera_fiaccolata2013iIl sindaco Ugo Baldi ha aggiunto: «Le mafie non uccidono solo le persone, ma annientano anche le radici più sane di questa nostra società. Quello che serve alla nostra comunità è una riscossa dei cuori. Quello che serve nelle nostre comunità è spingere fuori dai nostri confini personali e istituzionali quelle persone poco trasparenti che, a ogni costo, vogliono accreditarsi agli occhi pubblici. Quelle persone che, a cerchi sempre più stretti, tendono ad entrare nelle pubbliche amministrazioni in modo subdolo, stringendo un vero e proprio assedio, sempre con modi affabili, anche alle buone amministrazioni. Aiutate quindi i vostri amministratori a mantenere la schiena diritta e la coscienza pulita. Vigilate, con spirito di collaborazione, sul loro operato. Aiutateli e aiutate tutti gli altri cittadini delle nostre comunità a mantenere vivo il ricordo delle vittime di questa guerra civile, che le mafie, ogni tipo di mafia, hanno generato negli ultimi anni nella nostra storia nazionale. Aiutateli, prima di tutto con il vostro esempio, a rifuggere ogni forma di violenza, a cominciare da quella verbale. La riscossa dei cuori si fonda sul rispetto reciproco e sul desiderio reciproco di essere una vera comunità, forte e impermeabile alle sirene delle mafie di ogni genere. Le persone intelligenti lo possono capire. Le persone intelligenti capiscono che da soli si perde e che le divisioni di parte e di partito non servono e non le vuole più nessuno. Insieme si vince: contro qualsiasi crisi,  contro qualsiasi ostacolo, contro ogni forma di criminalità. Grazie a tutti».

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L’audio dell’interventod el sindaco Ugo Baldi:Sindaco_UgoBaldi_fiaccolata2013

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Libera_fiaccolata2013lSubito dopo, in una serata che si faceva sempre più fredda,  ha cominciato a  suonare il gruppo di Montà D’alba Manu e Aganjii. Complice la bassa temperatura la piazza si è svuotata in fretta: pochi i temerari rimasti a sentire le sonorità proposte dalla band. Così come all’andata il bus messo gratuitamente a disposizione dalla ditta Menini hanno trasportato i santenesi a Villastellone, al ritorno hanno portato a casa i villastellonesi. Poco prima di mezzanotte anche la band  ha riposto gli strumenti: il freddo aggrediva  le corde metalliche delle chitarre costringendo i musici ad accordare le chitarre dopo ogni brano.

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