Santena, le bancarelle si riducono a 100, ma Merc’Andare resiste

Santena – 6 ottobre 2014 – Ieri in città, per Merc’Andare, sono arrivate cento bancarelle. Una riduzione drastica che non ferma il mercatino della prima domenica.

MercatinoFlavio Pavani, presidente dell’Associazione Ottonovecento che gestisce, per conto dell’amministrazione comunale, l’iniziativa del mercatino della prima domenica, spiega: «Merc’Andare di ieri ha visto la presenza di cento bancarelle. Una drastica riduzione rispetto agli oltre 240-260 banchi che eravamo abituati a vedere arrivare a Santena. Abbiamo ridotto l’area in cui si estendeva il mercatino: le bancarelle sono rimaste in piazza Martiri della Libertà, in via Cavour, in via Sambuy fino all’ex posta e nel primo tratto di via Tana. Abbiamo dovuto chiudere alle bancarelle piazza Forchino, per il ridotto numero di bancarelle. Tutto sommato l’arrivo di cento banchi ci consente di resistere e di continuare l’esperienza dei Merc’Andare. Il mercato si è fatto e la gente è arrivata in città, attirata da questa iniziativa. La drastica riduzione delle bancarelle è legata all’aumento di costi a carico degli hobbisti: per partecipare a ogni mercatino devono acquistare due marche da bollo di 16 euro e poi pagare 20 euro di plateatico. Il rincaro penalizza in special modo gli svuota cantine e i disoccupati che, in qualche modo, con i mercatini avevano trovato un sistema per portare a casa qualche euro e arrivare a fine mese. Ora, per piazzare il banco, devono tirare fuori 50 euro, una cifra che non sempre durante la giornata riescono poi a recuperare».

Santena_mercatinoluglio2013cRoberto Ghio, vicesindaco, afferma: «Ieri Merc’Andare ha registrato una drastica riduzione del numero di bancarelle. Per fortuna siamo riusciti a fermarci a quota cento. E’ un numero che ci consente di proseguire con l’esperienza del mercatino cittadino della prima domenica. Questo significa che, per gli hobbisti, in fondo la piazza di Santena non è poi così male. L’amministrazione comunale è intenzionata a proseguire con l’esperienza di Merc’Andare: una iniziativa che, fra gli obiettivi, ha quello di promuovere l’economia cittadina e l’intero territorio. Per ora si continua con le modalità operative indicate dalla Regione Piemonte che hanno come conseguenza un aumento dei costi per gli hobbisti».

«Noi siamo sempre in attesa di una risposta da parte degli uffici regionali – chiude Roberto Ghio –. Mesi fa l’assessorato regionale al Commercio ha mosso rilievi e contestazioni sulle modalità organizzative con cui gestivamo il mercatino. Noi abbiamo inviato una risposta con una serie di controdeduzioni, spiegando tra l’altro che seguivamo le stesse procedure che la Città di Torino utilizza per il mercato del Balon. La nostra lettera sinora non ha avuto risposta: noi continuiamo ad attendere…».

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