Santena, monitoraggio 2015 del Pelobate fosco nell’Oasi WWF di Cascina Bellezza e Cascina Lai

Santena – 5 settembre 2015 – L’Associazione Natura Cascina Bellezza ha comunicato i risultati del monitoraggio 2015 del Pelobate fosco e degli altri anfibi nell’oasi WWF di cascina Bellezza e di cascina Lai.

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Questo post è realizzato utilizzando come fonte: Il monitoraggio del Pelobate fosco e degli altri anfibi nell’oasi WWF di Cascina Bellezza e Cascina Lai. Sito di importanza comunitaria IT1110035 Stagni di Poirino-Favari. Scheda riassuntiva del monitoraggio 2015 a cura di Daniele Seglie, Roberto Sindaco, Massimo Evangelista e Luca Cristiano.
Il monitoraggio ha confermato la presenza del Pelobate fosco in due siti – lo stagno di Cascina Bellezza e lo stagno di Cascina Lai –, la specie non è più stata confermata nei siti storici di Tetti Elia e cascina Cantarana. Come è scritto nelle conclusioni della ricerca “I risultati ottenuti indicano, quindi, come la popolazione di Pelobate fosco nel SIC sia in declino e necessiti di una costante gestione attiva per impedirne la completa estinzione”.

Pelobate foscofemminaLa scheda si apre con un paragrafo introduttivo che riporta quanto segue.
Pelobates fuscus è l’anfibio italiano che ha catalizzato i maggiori sforzi di conservazione; ciononostante, negli ultimi 25 anni, numerose popolazioni sono scomparse o si sono fortemente ridotte. In Piemonte le 21 popolazioni vitali note nel 1985 si sono ridotte a 7 nel 2009.
Il nucleo del SIC IT1110035 “Stagni di Poirino-Favari”, situato poco a sud di Torino, è stato oggetto di concrete iniziative di conservazione dal 1998 grazie a un progetto LIFE che ha permesso il ripristino dello stagno di “Cascina Bellezza”. Nel SIC, dal 2002, l’Associazione Natura Cascina Bellezza ONLUS gestisce tre stagni ove era accertata la presenza del Pelobate: “Cascina Lai”, “Tetti Elia” e “Cascina Bellezza”. La popolazione di Pelobate di “Cascina Bellezza” è monitorata con continuità dal 2005. Il presente lavoro riassume i risultati del monitoraggio effettuato nella primavera del 2015.

La scheda prosegue con un serie di informazioni su Il SIC IT1110035 “Stagni di Poirino-Favari”.
Il Sito di Importanza Comunitaria IT1110035, denominato “Stagni di Poirino-Favari” è un territorio di 1.845 ettari, a sua volta facente parte del sistema europeo di aree protette denominato Rete Natura 2000: attualmente, quest’area è inserita nell’elenco ufficiale dei SIC della Regione Piemonte poiché ospita una delle popolazioni più abbondanti in assoluto di Pelobate fosco italiano, un anfibio la cui conservazione è classificata come di importanza prioritaria dall’Unione Europea. Più precisamente, all’interno del SIC è presente una decina di piccoli invasi artificiali alcuni dei quali 3 rappresentano dei siti chiave per la riproduzione del pelobate (…)

La relazione sul monitoraggio prosegue con alcune informazioni sull’area di Cascina Bellezza.
L’area di Cascina Bellezza è vasta circa 4000 mq, ed è situato vicino al margine sud del SIC, nel comune di Poirino, frazione Favari, a 246 m s l m. È suddivisa in due proprietà: una che comprende il fabbricato da cui trae il nome (Cascina Bellezza), e l’altra di cui fanno parte lo stagno principale ed uno adiacente più piccolo, circolare, utilizzato come “nursery” per i girini di Pelobate. Quest’area umida, precedentemente utilizzata come maceratoio per la canapa, poi abbandonata e parzialmente interrata, è stata ripristinata nel 2001 nell’ambito del progetto Life Natura IT/005095, grazie al fatto che il WWF-Piemonte aveva identificato nell’area di Cascina Bellezza un sito idoneo alla riproduzione del Pelobate. Gli interventi di rinaturalizzazione fatti su questo sito sono stati essenzialmente due: piantumazione di alberi e piante di numerose specie diverse (e autoctone) in terreni adibiti a pioppeti, per ricostruire i lembi di foresta planiziale e di bosco umido; ripristino del corpo idrico con dotazione di canalizzazioni e chiuse che permette di regolare i livelli idrici e garantire così un’umidità costante lungo tutto l’arco dell’anno. Oggi lo stagno si presenta con una caratteristica forma a ferro di cavallo con una profondità massima di 1,50 m. È caratterizzato da ricca vegetazione erbacea ed arborea ripariale, e da abbondante vegetazione galleggiante (Wolffia arrhiza, Lemna sp.) e sommersa (Ceratophyllum demersum); sono inoltre presenti un piccolo invaso temporaneo, utilizzato come “nursery” per i girini di Pelobates fuscus insubricus, ed un canale di deflusso, colonizzato da Typha latifolia. Il monitoraggio del pelobate nel sito di Cascina Bellezza è iniziato in modo sperimentale nella primavera del 2004, per poi continuare in maniera organizzata e standardizzata durante tutti gli anni seguenti, fino alla primavera del 2013. Dopo un interruzione nel 2014 lo studio è ripreso nel 2015. Si tratta dello studio più lungo mai effettuato finora su una popolazione italiana di pelobate.

Pelobate foscoNel paragrafo sulla metodologia si fa presente questo.
Per raccogliere i dati relativi alla popolazione di Pelobates fuscus insubricus si è proceduto col sistema delle barriere con trappole a caduta (drift fence-pitfall traps), il metodo sicuramente più efficace e collaudato qualora si vogliano effettuare studi di questo tipo, che mirano a fornire una stima numerica effettiva della popolazione. Le barriere sono state realizzate mediante rete in polietilene sostenuta da un sistema di paletti. Al fine di impedire il superamento da parte della piccola fauna vertebrata e soprattutto degli anfibi, le barriere sono state installate con un’altezza fuori terra di circa 50 cm e sono state interrate alla base per circa 15 cm all’intero di uno scavo precedentemente realizzato lungo parte del perimetro della zone umida. La barriera è stata realizzata per circa metà del perimetro della zona umida, lungo il lato Nord, quello più utilizzato dai pelobati per la migrazione. Le trappole a caduta sono state realizzate utilizzando vasi in PVC per uso florovivaistico, interrati a diretto contatto con la barriera, avendo cura di collocarne l’imboccatura a filo del terreno. (…) Per lo svolgimento di tale attività sono state effettuate un totale di 36 giornate di campionamento, tra il 28 febbraio ed il 4 aprile 2015, periodo che coincide con la fase di deposizione delle uova da parte di questa specie. Durante le sessioni di controllo, effettuate due volte al giorno nelle prime ore del mattino e nelle ore serali, sono stati raccolti alcuni dati meteorologici quali la temperatura e l’umidità dell’aria, nonché i valori massimi e minimi giornalieri registrati mediante un termo-igrometro elettronico. (…) Per raccogliere i dati qualitativi negli altri siti storici di presenza del Pelobate fosco (Cascinana Lai, Tetti Elia, C.na Cantarana) sono state utilizzate le tecniche standard di monitoraggio anfibi: Visual Encounter Survey, Call Survey e Dip-netting.

A pagina 7 sono riportati i risultati del monitoraggio.
Il pelobate fosco Le tecniche di monitoraggio qualitative hanno potuto confermare la presenza del pelobate fosco in solo due siti: lo stagno di Cascina Bellezza e lo Stagno di Cascinana Lai; la specie, infatti, non è più stata confermata nei siti storici di Tetti Elia e C.na Cantarana.
Durante il monitoraggio a barriera e trappole a caduta presso il sito di Cascinana Bellezza sono state effettuate 96 catture di Pelobate fosco. Per la stima della popolazione sono stati considerati solo gli individui in ingresso verso lo stagno (al fine di evitare doppi conteggi); le catture di pelobati in ingresso sono state 55, la sex ratio della popolazione è prossima a 1:1 (28 femmine e 27 maschi).
Il primo pelobate in entrata è stato catturato il 4 marzo, una delle giornate in cui le catture sono state più numerose (18 individui); gli altri giorni in cui si è registrato un picco di animali in ingresso sono stati il 5 marzo (10 individui), e il 23 e 24 aprile (rispettivamente 16 e 8 individui), in corrispondenza di precipitazioni abbondanti.
Il primo pelobate in uscita è stato catturato il 6 aprile, il maggior numero di individui in uscita dallo stagno sono stati catturati il 13 e il 24 marzo. L’ultimo individuo in uscita è stato catturato il 25 marzo, 8 giorni prima della conclusione del monitoraggio.

Nel paragrafo Le altre specie di anfibi si precisa che “la batracofauna del SIC risulta particolarmente ricca ed è composta da 9 specie di anfibi (8 autoctone e 1 alloctona). Oltre il Pelobate fosco, di particolare rilevanza è la presenza del Tritone crestato italiano, specie in forte regresso in Piemonte”.

Il paragrafo dedicato alle conclusioni riporta quanto segue.
Conclusioni Lo studio ha permesso di confermare la presenza di una popolazione riproduttiva di Pelobate fosco presso lo stagno di Cascina Bellezza. La cattura di 55 animali in entrata testimonia come la popolazione di Pelobate sia ancora relativamente abbondante, anche se in forte calo rispetto al 2013 (anno in cui erano stati catturati 196 individui, 65 femmine e 131 maschi). In particolare, nel 2015 si è registrata una forte diminuzione del numero di individui giovani, a testimonianza di uno scarso successo di metamorfosi nella stagione precedente. Questo è verosimilmente imputabile all’interruzione (nel 2014) dell’allevamento in semi-cattività e successivo rilascio in situ delle larve effettuato tra il 2010 e il 2013: questo intervento, infatti, si era rivelato assai efficace e aveva scongiurato il pericolo di estinzione della specie, determinando una forte crescita popolazione. Anche i dati qualitativi raccolti nel 2015 presso gli altri siti storici di presenza nel SIC indicano una forte diminuzione nel numero di sotto-popolazioni: la presenza del Pelobate fosco, infatti, oltre al siti di Cascina Bellezza, è stata confermata unicamente nello stagno di Cascina Lai. Anche in questo corpo idrico, però, la sopravvivenza a lungo termine del contingente popolazionale è gravemente minacciata dalla presenza di fauna alloctona (in particolare specie ittiche quali il Pesce gatto e il Persico sole).
I risultati ottenuti indicano, quindi, come la popolazione di Pelobate fosco nel SIC sia in declino e necessiti di una costante gestione attiva per impedirne la completa estinzione.

pelobatefosco e ovatura

anfibi

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Fonte per testo e immagini: Associazione Natura Cascina Bellezza onlus – Il monitoraggio del Pelobate fosco e degli altri anfibi nell’oasi WWF di Cascina Bellezza e Cascina Lai. Sito di importanza comunitaria IT1110035 Stagni di Poirino-Favari. Scheda riassuntiva del monitoraggio 2015 a cura di Daniele Seglie, Roberto Sindaco, Massimo Evangelista e Luca Cristiano.

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Scarica la scheda riassuntiva del monitoraggio 2015, messa gentilmente a disposizione dall’Associazione Natura Cascina Bellezza onlus: MonitoraggioAnfibi2015

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