Santena, Tangenziale Est, 26 sindaci chiedono alla Città metropolitana di Torino di promuovere un tavolo di lavoro

SANTENA – 4 dicembre 2021 – “Tangenziale Est”: questo l’oggetto di una lettera che nei giorni scorsi 26 sindaci dell’area sud est di Torino hanno inviato a Stefano Lo russo, sindaco della città metropolitana di Torino. Questa la richiesta: farsi promotore di un tavolo di lavoro e confronto tra Città Metropolitana, Regione Piemonte e Comuni interessati, per riprendere la discussione sul progetto della Tangenziale Est e sulle eventuali alternative.

Tangenziale di Torino, tratto all’altezza di Santena (Immagine di archivio)
Ugo Baldi, sindaco di Santena

Il sindaco di Santena, Ugo Baldi, spiega: «Chiudere l’anello del sistema tangenziale intorno a Torino collegando le autostrade a Nord (Torino-Milano e Torino-Aosta) con quelle a Sud (Asti-Piacenza e Torino-Savona)  è un’idea che ha una sua logica. Così come è attuale la necessità di un collegamento tra il Chierese e il Chivassese. Ma soprattutto resta, attuale e urgente, il problema del traffico pesante che ogni giorno attraversa i centri abitati di tanti nostri comuni. Per questo chiediamo un tavolo per prevedere una circolazione alternativa che non vada a ingolfare la tangenziale e i centri di Trofarello e Moncalieri. In un modo o nell’altro, che sia la Tangenziale Est o un rafforzamento di arterie stradali esistenti, come si chiede nella missiva, è necessario fare qualcosa. Naturalmente, salvaguardando il più possibile l’ambiente. Per questo problema una soluzione va trovata».

Il sindaco Ugo Baldi aggiunge e chiude: «Certo non si potrà immaginare una mera riesumazione di progetti passati. Occorrerà invece ripartire dallo studio di fattibilità del 2010, alla luce delle mutate condizioni economiche e ambientali. Serve un nuovo progetto che non potrà essere pensato e realizzato senza un coinvolgimento delle amministrazioni locali interessate. La missiva che reca la firma di noi 26 sindaci si chiude chiedendo alla Città Metropolitana di Torino di assumere un ruolo di regia, coinvolgere tutti i comuni interessati e adoperarsi per trovare il giusto equilibro tra la necessità di favorire l’imprenditorialità e potenziare la logistica e dall’altro tenere nella dovuta considerazione la vocazione culturale, eno-gastronomica e ambientale che caratterizza i nostri territori».

ALLEGATI

La lettera dei sindaci

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