SANTENA – 4 luglio 2022 – Sabato 2 e domenica 3 luglio scorsi, dopo due anni di rinvii per la pandemia, portata dal covid-19, la Sezione Ana – Associazione nazionale alpini – di Torino, la più antica d’Italia, nel centro della Città della Mole, ha festeggiato, in presenza, il centenario.
La prima sezione d’Italia degli alpini ha raggiunto i 102 anni di storia. La festa è arrivata in concomitanza con il 150° anniversario del Corpo degli alpini e il 70° anniversario della Brigata alpina Taurinese. Le celebrazioni sono cominciate la mattina di sabato 2 luglio, con il ritrovo nella centralissima piazza Castello dei gonfaloni istituzionali, dei vessilli e dei gagliardetti dei Gruppi alpini per l’alzabandiera. A seguire la funzione religiosa, l’inaugurazione della cittadella militare della Brigata alpina Taurinense e la deposizione della corona d’alloro al monumento all’Alpino. In chiusura l’esibizione della Fanfara della Brigata alpina Taurinense.
Sempre a Torino, a metà pomeriggio, nelle piazze Castello, Palazzo di Città, Carignano, San Carlo, Vittorio Veneto, Carlo Alberto e in Via Roma, si sono svolte esibizioni itineranti della Fanfara Montenero della Sezione Ana di Torino e di altre formazioni musicali e canore, culminate a fine serata con il finale, svolto in Piazza Vittorio. Domenica 3 luglio si è cominciato in piazza San Carlo con la sfilata cominciata a metà mattinata. Questo l’itinerario: piazza San Carlo, via Roma, via Po, per terminare in piazza Vittorio dove si è svolto il mitico cambio della Stecca con il gruppo che ospiterà la festa sezionale 2023. Alle ore 17, in piazza castello, la chiusura della manifestazione con l’ammainabandiera, con l’esibizione della Fanfara Montenero.
Sebastiano Favero, presidente dell’Associazione nazionale alpini, spiega: «L’8 luglio l’Ana, Associazione nazionale alpini, ha compiuto 103 anni. In quella data, nel 1919, a Milano, sotto la Galleria Vittorio Emanuele II, si riunirono gli alpini che, reduci dal primo conflitto mondiale, volevano mantenere vivo lo spirito di fratellanza nato nelle trincee e, al tempo stesso, portare avanti un’opera concreta di solidarietà a favore delle famiglie dei commilitoni caduti che si trovavano spesso in grande difficoltà. Da allora l’Ana ha continuato a scrivere pagine straordinarie, di impegno e sacrificio, a favore della comunità e in primo luogo dei fratelli più deboli o più sfortunati. Lo ha fatto anche nei periodi più difficili, anche recenti, e nei luoghi più funestati dalle grandi calamità naturali. Senza bisogno di sollecitazioni, perché gli Alpini sono stati e sono sempre pronti a rispondere “presente!”, senza mai chiedere nulla in cambio. Perciò forti di questa storia rinnoviamo, in occasione di questo anniversario, il nostro messaggio fatto di valori e spirito di servizio, messaggio che vogliamo trasmettere soprattutto ai giovani, che hanno sempre più bisogno di certezze e punti di riferimento».
«Proprio questo – chiude Sebastiano Favero – abbiamo avviato per loro l’esperienza dei Campi scuola, che incontrano un successo crescente, di anno in anno, a dimostrazione che questa esigenza è sempre più forte. E proprio per la nostra storia, che in oltre un secolo non ha mai deviato dal solco tracciato dai nostri fondatori, guardiamo con fiducia e serenità al futuro e alle tante sfide che ancora ci attendono: godiamo del consenso della gente, che ci vuole bene e apprezza il nostro operato, al di là di qualunque sterile polemica che travalica, anche strumentalmente, il significato del nostro essere Alpini. Buon anniversario a tutti, dunque e, come sempre, viva l’Italia e viva gli Alpini!».
FONTE: queste ultime tre foto sono gentilmente fornite da Anrico Arnaudo e dal Gruppo Ana di Santena
