Santena, riflessioni della neo consigliera Elena Benente

SANTENA – 13 ottobre 2022 – “Riflessioni di una neo-consigliera alla prima esperienza”: questo il titolo del contributo inviato al blog da Elena Benente, consigliera comunale di minoranza.

Elena Benente consigliera comunale del Gruppo Centrodestra Unito per Santena

«Dalle elezioni del 12 giugno scorso ho il grande onore di far parte del consiglio comunale – scrive la consigliera Elena Benente –. Questo vuol dire che alcuni cittadini hanno riposto la loro fiducia nei miei confronti e a loro sarò sempre grata perché non è facile scrivere il nome di una persona piuttosto che un’altra sulla scheda elettorale. Devo dire che l’esperienza di questi pochi mesi e soprattutto nello specifico alcuni atteggiamenti dell’ultimo consiglio comunale, svolto il 29 settembre e alcune affermazioni riportate sui giornali e blog del territorio mi hanno lasciata perplessa lasciandomi molta tristezza. Ecco perché ho pensato di scrivere alcune riflessioni in merito”.

Elena Benente aggiunge: «Se osserviamo la sala del consiglio comunale ci sono delle belle sedie blu, tutte uguali, sopra le quali si siedono persone elette dai cittadini santenesi – pochi o tanti non importa – per un solo scopo: amministrare e fare il meglio per la nostra città, ovviamente con incarichi e ruoli diversi ma tutti degni di rispetto. Già, rispetto, quella strana parola che fin da piccoli abbiamo imparato, forse rimane più difficile metterla in pratica. Infatti mi sono trovata ad assistere, anche se in modo sottile, ma palese da parte di alcuni membri del consiglio, schernire con gesti, parole e sorrisini i consiglieri di minoranza e lo posso dire in prima persona».

La consigliera Elena Benente prosegue così: «Ho assistito a tutti i consigli comunali della precedente tornata amministrativa e devo dire che non è mai successa una cosa del genere e, le rarissime volte che ci sono state delle piccolissime particolarità negative, il sindaco è subito intervenuto… Questa volta, di fronte ad un palese tentativo di ridicolizzare i consiglieri di minoranza il sindaco non ha detto una parola… ma voglio pensare che, forse, non se ne sia accorto… Un’altra cosa che mi rammarica molto è il rimarcare la diversità dei risultati elettorali, credo che “i numeri” abbiano creato qualche problema, numeri snocciolati sempre solo con un tipo di analisi che forse non è proprio corretta… le analisi dei numeri andrebbero fatte nella loro interezza partendo dagli aventi diritto al voto…. Ma non voglio entrare nel merito specifico…».

Elena Benente chiude così: «Non parliamo poi delle polemiche sui giornali per la scelta della minoranza di ricostituire a Santena il Centrodestra, ma di parole ne sono già state fatte troppe… Adesso chiudo perché credo di aver analizzato alcuni degli ultimi eventi in modo obiettivo e sufficiente ma, un ultimo pensiero va al rispetto verso i cittadini, risorsa più importante del nostro paese e di conseguenza a tutti coloro che hanno l’onore di essere stati eletti a sedere su quelle “sedie blu tutte uguali”… a rappresentarli… Siamo seduti lì, sì con ruoli diversi ma, spero con lo stesso obiettivo: fare il meglio per la nostra Santena e per i nostri concittadini». Firmato: Elena Benente, consigliera comunale del gruppo Centrodestra Unito per Santena.

I 5 consiglieri comunali di minoranza del neonato gruppo Centrodestra Unito per Santena
Roberto Ansaldi, capogruppo Centrodestra Unito per Santena

Sin qui il contributo arrivato dalla consigliera. Questo blog non è una cassetta postale e, una volta tanto mi sarà concesso di dire qualcosa. Innanzitutto i fatti. In apertura dell’ultimo consiglio comunale il gruppo consigliare di minoranza ha comunicato che cambiava nome e passava da Uniti per Santena a Centrodestra unito per Santena. Nella comunicazione, letta dal capogruppo di minoranza Roberto Ansaldi, prima si spiega che il cambio di nome è un percorso fatto “con correttezza, linearità comportamentale e senza esprimere alcuna osservazione su nessuno…”. Una riga dopo c’è scritto “…In compenso abbiamo letto sui media, interferenze da parte del Consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Davide Nicco, e dal sindaco Roberto Ghio che, evidentemente, non hanno compreso le valenze della nostra scelta. La valenza istituzionale farà sì che a partire da questo consesso i gruppi consiliari saranno quello civico di Essere Santena e quello Politico del Centro Destra Unito per Santena e tale sarà, almeno da parte nostra per tutta la durata della legislatura”. Poi la comunicazione è proseguita così: “Per quanto attiene invece alla valenza politico-partitica, data la consapevolezza che nessuno ha in dote primogeniture sulle ideologie, siamo ben lieti che parte della maggioranza ci sia politicamente affine anche perché li avremmo voluti con noi – nella campagna elettorale appena terminata – ai banchetti, ad attaccare i manifesti e ad essere rappresentanti di lista ai seggi…”.

Angelo Salerno, consigliere Centrodestra Unito per Santena

A fronte di tutto ciò la maggioranza di Essere Santena ha fatto orecchie da mercante rispetto alle affermazioni e alle ironie della minoranza e ha ritenuto di non rispondere in alcun modo. Nella prosecuzione del consiglio, durante la discussione della mozione riguardante la realizzazione del piano delle manutenzioni preventive, ordinarie e straordinarie, l’assessore Ugo Cosimo Trimboli, ha restituito alla minoranza qualche frecciatina, a partire dal testo della mozione scritta dagli oppositori. Lo ha fatto ricordando che nelle tre pagine scritte dalla minoranza il logo è quello di “Uniti per Santena”, subito dopo il gruppo viene denominato “Centro destra Unito per Santena”. Nella seconda riga della mozione, così come nelle firme in calce alla mozione i consiglieri sono di “Uniti per Santena”.

La consigliera Elena Benente in consiglio ha subito detto di essere lei la responsabile di questi refusi, dovuti alla fretta nello stilare la mozione. Subito dopo la minoranza – riferendosi a quando affermato dall’assessore Trimboli ha parlato di fatti gravi, mai sentiti in consiglio comunale e ha spiegato che la presa in giro non era accettabile. L’assessore Trimboli ha detto che non intendeva irridere nessuno e ha chiesto scusa di quanto successo perché mal interpretato. Le parole dell’assessore non sono state recepite dai consiglieri di minoranza che anche a consiglio terminato hanno riferito che una cosa così, sinora non si era mai sentita in consiglio e che la maggioranza aveva passato il limite. Qualche giorno dopo la seduta del consiglio arriva il contributo della consigliera Elena Benente che si inserisce nella narrazione portata avanti dal gruppo di minoranza. Se è concessa una riflessione al cronista mi sembra che il palco del consiglio comunale possa benissimo consentire critiche, ironie e punzecchiamenti… Capita nei consigli comunali di quasi tutti i comuni… Seguo il consiglio dagli anni Ottanta e ho sentito frasi financo ben peggiori, ma mai nessuno sinora si era risentito. Non capisco bene perché la minoranza ironizzi sulla maggioranza e poi, quando arriva un minimo di replica dalla maggioranza, la minoranza se la prenda… Elena Benente chiude così: «Non è corretto riferire che mi sono offesa. A fronte della reazioni della maggioranza – sia nei comportamenti, sia negli atteggiamenti nei miei confronti – mi sono sentita amareggiata…».