SANTENA – 6 febbraio 2023 – A che punto è il progetto dell’ospedale unico dell’Asl To5? Lo abbiamo chiesto a Davide Nicco, consigliere della Regione Piemonte, presente in città il 4 febbraio scorso, nella cerimonia in ricordo della Giornata della Memoria e della Giornata del Ricordo.
A che punto siamo con il progetto dell’ospedale unico dell’Asl To5 che porterà alla chiusura degli ospedali di Chieri, Carmagnola e Moncalieri?
Davide Nicco, consigliere della regione Piemonte, esponente di Fratelli d’Italia, risponde così: «Non è ancora ufficiale, ma tutti gli studi indicano come privilegiato il sito di Cambiano. Penso che si andrà in questa direzione. Se sarà così occorrerà chiaramente mettere mano a tutta la viabilità intorno alla circonvallazione tra Santena e Villastellone, perché tutta l’area che gravita attorno al carmagnolese per arrivare all’ospedale dovrà necessariamente compiere quel tragitto».
Quali atti ufficiali sono attesi per arrivare alla scelta del sito per il nuovo ospedale unico dell’Asl To5?
«L’iter dovrebbe essere – spiega Davide Nicco – una delibera della giunta regionale della Regione Piemonte, guidata da Alberto Cirio. Un atto che non dovrebbe tardare ad arrivare. Un atto che sarà poi avallato da Palazzo Lascaris e cioè da una successiva delibera del Consiglio regionale del Piemonte».
Come esponente del territorio quale commento arriva nel momento che si avvicina una decisione definitiva sulla scelta del sito per costruire l’ospedale unico dell’Asl To5?
«Io ho sempre sostenuto che il nuovo ospedale deve sorgere su un suolo sano. Risultano sani i siti di Cambiano e quello di Villastellone. Non lo è il sito tra Moncalieri e Trofarello – chiude Davide Nicco -. Detto questo io continuo a pensare che rispetto a Cambiano, il sito di Villastellone potrebbe essere meglio, am anche Cambiano va bene. L’importante è che si decida in fretta e che si apra il cantiere. Sono 40 anni che aspettiamo che partano i lavori per il nuovo ospedale unico dell’Asl To5. Finalmente, questa legislatura del Consiglio Regionale del Piemonte dovrebbe vedere il traguardo per questa importante opera per il territorio moncalierese, chierese e carmagnolese».
