Santena, esercitazione di protezione civile comunale

SANTENA 22 giugno 2023 – Sabato 17 giugno la città ha organizzato una esercitazione di protezione civile comunale. All’iniziativa hanno partecipato 14 dipendenti della città di Santena, affiancati da 67 volontari delle associazioni cittadine che fanno parte del sistema di Protezione civile comunale.

ORE 8:00 – Il “semaforo verde” per l’esercitazione parte dall’Ufficio tecnico comunale. Dopo il via libera si apre il magazzino cantonieri. L’emergenza scelta per l’esercitazione è quella dovuta all’alluvione.

ORE 8:15 – Scatta la pre-allerta per tutte le persone responsabili delle funzioni di supporto della Protezione civile, raggiunte da mail o messaggi via telefono.

ORE 9:00 – Prima riunione, convocata dal vicesindaco Paolo Romano, nella sede del Gres, nell’edificio del magazzino cantonieri, in via Badini. Sono presenti  il vice sindaco Paolo Romano, tutte le funzioni di supporto: il comandante la Polizia locale, Roberto De Filippo, che ha funzioni di coordinamento, volontariato, strutture operative, viabilità e presidio territoriale; Ornella Bergoglio, responsabile Area socio-culturale, con funzioni di assistenza alla popolazione, sanità e scuola; Marcello Dimonte, responsabile Area tecnica, con funzione logistica e funzione servizi essenziali, monitoraggio e censimento danni; Catia Campaci, responsabile Area finanziaria, con funzione amministrativa; Guglielmo Lo Presti, dirigente Ufficio di staff, con funzione mass media e informazioni. Presente anche Walter Mastrogiovanni, coordinatore dei volontari di protezione civile comunale. Sono presenti i responsabili delle associazioni che fanno parte della protezione civile comunale. Tema della riunione: esame delle criticità in atto a livello comunale. Pochi minuti sono sufficienti per far partire la richiesta di apertura del Coc, Comitato operativo comunale, da allestire nei locali della scuola media Giovanni Falcone. Parte la richiesta di monitoraggio del territorio comunale. Fine riunione. L’appuntamento per tutti è alle ore 9:30, nei locali del Coc, appena attivato, alla Falcone. Partono tutti: l’obiettivo è allestire nel minor tempo possibile il Coc alla Falcone. Paolo Romano, vicesindaco, informa: «Oggi cercheremo di organizzare una esercitazione di protezione civile comunale, solo con addetti ai lavori – dipendenti e volontari delle associazioni – senza coinvolgere la popolazione santenese. L’obiettivo è testare la macchina comunale. La struttura scelta come base per l’esercitazione è l’edificio che accoglie la scuola media Giovanni Falcone. Si tratta dell’unico locale cittadino che ha certificazioni antisismiche».

ORE 9:30 – Parte la seconda riunione. E’ convocata dal vicesindaco, nella sede del Coc, allestito in tutta velocità dagli uomini della Protezione civile Gres, sotto lo sguardo attento di Franco Toresani. I presenti alla riunione sono i medesimi del primo incontro mattutino. L’ordine del giorno conta sette punti: aggiornamento dell’evoluzione delle criticità in atto con l’esame degli esiti dell’avvio del monitoraggio; la preparazione delle comunicazioni da rivolgere alla popolazione; mettere in agenda sopralluoghi dove ci sono criticità; la stesura delle comunicazioni da inviare agli enti sovracomunali; la prosecuzione della ricognizione del territorio; decidere alcuni compiti da affidare ai volontari delle associazioni. La riunione si chiude fissandone una terza, alle ore 12.

Terminata la riunione i vari responsabili lasciano l’aula con in mano l’elenco dei compiti. I volontari del Gres devono mettere a disposizione attrezzature, brandine e tende. Dopo avere allestito, a tempo di record, il collegamento radio per il Coc, con tanto di antenne montate all’ingresso della scuola,  devono ora preparare il collegamento radio con alcuni punti critici del territorio. Ancora i volontari del Gres hanno il compito di verificare il buon andamento dei tempi dell’esercitazione comunale, riportando tutto in apposite schede. Questi sono i punti del territorio santenese che sono stati monitorati sabato mattina: sottopasso ferroviario in via Tetti Giro; sottopasso in via Stazione; livello Tepice in via Gamenario; livello del torrente Banna in vicolo Banna; livello del Banna sul ponte Musso; livello del rio Santenassa in via De Gasperi; monitoraggio allagamento sottopasso di via Nenni, sotto la tangenziale; livello rio Tepice alla rotonda di via Torino; controllo situazione strada vecchia di Chieri; livello acqua torrente Banna al ponte della strada provinciale 122; situazione viabilità via Tetti Agostino verso l’esterno della città; controllo area stazionamento veicoli nella parte alta di piazza Aimerito; controllo via Alberassa; controllo stazionamento veicoli nei parcheggi dell’ex Ages; monitoraggio situazione sottopasso  ferroviario tra Santena e Villastellone.

I 22 volontari della Cri – guidati dalla presidente Vanessa Venturi, prima donna a capitanare la locale Cri – hanno iniziato l’allestimento dell’area di accoglienza per la popolazione e stanno montando poco meno di cento brandine, nella palestra delle scuole medie. Nel cortile della scuola hanno posizionato le ambulanze e stanno allestendo una grande tenda. Altri volontari ancora della Cri si sono diretti nelle strutture della cucina della Falcone e hanno iniziato a preparare pasti e allestire una sala ristorazione. Altri volontari ancora della Cri allestiscono l’area del triage per accogliere la popolazione. I volontari dei vigili del fuoco si sono divisi: alcuni danno una mano a montare le brandine in palestra, altri tirano su una grande tenda in cortile, altri ancora scaricano attrezzature arrivate dal magazzino comunale di protezione civile. Sempre i vigili del fuoco sono impegnati a simulare un intervento di urgenza con un mezzo. I volontari dell’Ana, Associazione nazionale alpini e dell’Anb, Associazione nazionale bersaglieri, hanno allestito il presidio di prima accoglienza della popolazione. Sono all’ingresso della scuola, registrano le persone che arrivano e forniscono ai cittadini le prime informazioni. I volontari dell’Anc, Associazione nazionale Carabinieri, per tutta la mattina, coordinati da Giovanni Esposito, effettuano la ricognizione del territorio e provvedono ad alcune consegne per generi di necessità in tutta la città. Ancora in cortile viene allestita un’area per accogliere gli animali domestici.

ORE 11:30 – Parte la terza riunione al Coc. Si fa il punto delle criticità in atto. I vari responsabili aggiornano in merito a: viabilità, punti critici, esisti monitoraggi, funzionamento dei pubblici servizi; sulla situazione dell’area accoglienza, sui vari residenti disabili. Si decidono i messaggi da inviare alla popolazione, sia attraverso il sito comunale, sia con Alert System. Si fa il punto in merito al coordinamento di tutti i volontari. Vengono approvate le comunicazioni da inviare agli enti sovracomunali. La riunione termina con una dichiarazione del vicesindaco sul rientro alla normalità. L’ultima e definitiva riunione è convocata per le ore 13.

Verso mezzogiorno c’è tempo per inaugurare una idrovora che l’amministrazione ha dato in consegna alla Cri che, sempre per necessità di protezione civile, ha già a disposizione una torre faro.

ORE 13:00 – Inizia la riunione che sancirà la conclusione dell’esercitazione di protezione comunale. Il vice sindaco Paolo Romano invita a intervenire tutti responsabili delle funzioni di supporto. Vengono annunciati il termine del monitoraggio e della ricognizione, con il rientro del mezzo comunale. Viene annunciata la normalizzazione di tutti i servizi pubblici. Dopo l’incontro conclusivo con i responsabili delle associazioni cittadine, tocca a un sodisfatto Paolo Romano dichiarare la conclusione delle esercitazioni. Medesima soddisfazione si legge sulle facce di tutti i presenti. Il Coc stabilisce di comunicare il ritorno a una situazione di normalità agli enti sovracomunali e di informare la popolazione. L’emergenza termina con la dichiarazione del vicesindaco. Piano piano si parte con lo smontaggio dell’allestimento dell’area dell’accoglienza e di tutti gli altri allestimenti. Mezzi e attrezzature sono trasportate al magazzino. E’ il momento del ristoro per tutti i partecipanti. Uno stanco ma soddisfatto Paolo Romano chiude così: «Oggi abbiamo rodato gli ingranaggi della macchina comunale di protezione civile. Abbiamo potuto constatare cosa funziona e cosa no e questo ci consentirà di porre rimedio alle situazioni non ottimali. L’edificio che ha accolto l’esercitazione di protezione civile è stata la scuola media Falcone. E l’unico edificio comunale che gode di certificazioni antisismiche. Inoltre è sito in zona non alluvionabile. Ricordo cha abbiamo in programma di intervenire per realizzare una rampa per i disabili. In caso di necessità durante le emergenze potremo allargare l’area di protezione civile al campo comunale. Inoltre, sempre il campo sportivo accoglie l’area di atterraggio del 118». Paolo Romano chiude così: «Per prima cosa desidero rivolgere, a nome di tutta l’amministrazione, un sentito grazie al personale comunale e ai volontari che oggi si sono messi in gioco a servizio dell’intera città. Ai cittadini dico questo: nei prossimi mesi il consiglio comunale approverà il Piano di protezione civile comunale. Si tratta di un tomo con centinaia di pagine. Subito dopo prepareremo alcune brevi schede da consegnare alla popolazione con le informazioni su come comportarsi in caso di emergenze e calamità. In occasione del trentennale della tragica esondazione del torrente Banna che colpì la città nel novembre 1994, stiamo lavorando per organizzare una esercitazione di protezione civile che coinvolgerà anche la popolazione».

Walter Mastrogiovanni a fine mattina ci arriva sudato, niente in confronto a quanto ha sudato per tutta la mattinata Franco Toresani: «Si tratta del primo evento in veste di coordinatore dei volontari delle associazioni di protezione civile comunale: «La prima cosa che desidero dire è un grande grazie a tutti i volontari. All’appello hanno risposto: 22 volontari della Cri; sei alpini, tre bersaglieri; nove del Gres, sei volontari Carabinieri e nove vigili del fuoco volontari. Davvero non era così scontato che in tanti rispondessero così in massa. Rivolgo un grazie anche ai dipendenti comunali. Oggi c’erano due persone della polizia municipale, 5 dipendenti comunali, quattro coordinatori della struttura di protezione civile e l’addetta stampa della città di Santena».

A livello di amministratori comunali erano presenti: Paolo Romano, vicesindaco; l’assessore Cristian Barbini; le consigliere Debora dello Monaco ed Elena Benente; il consigliere Giovanni Iannuzzi. Tra i presenti anche Pino Conforto, dell’ufficio tecnico comunale. A documentare e riprendere l’evento anche Debora Pasero, dell’ufficio stampa della città di Santena e Jacopo Bianchi, cronista del settimanale locale Il Corriere di Chieri. Elena Benente, consigliera e vicepresidente del consiglio comunale spiega: «Una giornata positiva. L’esercitazione è servita anche per evidenziare alcune lacune ancora presenti nella nostra macchina comunale di protezione civile. Ricordo a tutti che il sistema di protezione civile comunale è stato messo in piedi a seguito dell’esondazione del 1994. Tra di noi ci sono alcuni volontari storici forti di tanti anni di esperienza. Dal 1994 a oggi siamo maturati e cresciuti. Negli anni abbiamo messo in piedi un sistema di protezione civile ben strutturato. Ogni anno continuiamo a crescere. Siamo a servizio della popolazione in caso di emergenza e calamità…».  Vanessa Venturi, presidente della Cri afferma: «Oggi, nell’ambito della esercitazione, abbiamo trovato anche il tempo per l’inaugurazione di una idrovora. Sempre il comune ci aveva già dotato di una torre faro. Si tratta di attrezzature che fanno parte del nostro magazzino di Protezione civile. Oggi sono davvero soddisfatta dell’impegno messo in mostra dai volontari. Anche oggi tutti hanno dato il massimo per la buona riuscita di questa esercitazione. Oltre al corner del triage, abbiamo allestito un posto di primo soccorso, dotato di attrezzatura medica per monitorare le persone, dove abbiamo simulato l’accoglienza di persone colpite da malore. Non solo, alcuni nostri volontari, con i droni avevano sotto controllo alcune aree cittadine che manifestavano criticità».

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