Santena, dalla Fidas un appello a donare sangue

SANTENA – 5 luglio 2023 – Il 14 giugno, come ogni anno a partire dal 2004, si è celebrata la Giornata Mondiale del Donatore di Sangue, promossa dalla Organizzazione mondiale della Sanità. Di seguito, una serie di riflessioni a cura di Paolo Brancatelli, presidente Fidas Santena che si chiudono con un appello a donare sangue.

Santena, monumento Fidas

Paolo Brancatelli, presidente della Fidas di Santena, afferma: «Il 14 giugno rappresenta un’occasione per ringraziare i donatori per la loro opera preziosa e per divulgare l’importanza ed il valore della donazione volontaria, anonima, non retribuita e periodica. Un momento importante per ricordare come con un piccolo gesto di solidarietà si possono salvare in concreto tante vite. Una giornata centrale per tutto il mondo della donazione di sangue e per le tante associazioni federate, su tutto il territorio italiano, che si stanno impegnando in questi giorni per fare sensibilizzazione».

«A livello nazionale – aggiunge Paolo Brancatelli – Fidas è impegnata insieme al Ministero della Salute e al Centro Nazionale Sangue e a tutte le organizzazioni del Civis – Avis, Fratres e Croce Rossa – e altre, nella creazione della nuova campagna di sensibilizzazione istituzionale, che ha per slogan “Dona Vita Dona Sangue”. La campagna di sensibilizzazione è di una straordinaria rilevanza poiché ha tra le peculiarità quelle di favorire il ricambio generazionale dei donatori di sangue e di plasma, coinvolgendo in particolare i giovani nella fascia di età 18-35 anni. Ogni singola donazione, di sangue o di plasma, per molti pazienti cronici rappresenta un vero e proprio salvavita, in particolare per coloro che sono affetti da patologie come l’anemia falciforme, la talassemia, l’emofilia o le immunodeficienze. Per questo oggi più che mai si chiede a tutte le persone idonee tra i 18 e i 65 anni di visitare uno dei 278 centri trasfusionali Italiani e fare la propria parte per salvare delle vite. In particolare i più giovani che sempre di meno, negli ultimi anni, decidono di compiere questo piccolo ma grande gesto».

Paolo Brancatelli, presidente Fidas Santena

«I dati del Centro Nazionale Sangue riferiti al 2022 – precisa Paolo Brancatelli – ci dicono che i donatori sono stati 1.660.227, in crescita rispetto al 2021 e sempre più vicini ai livelli raggiunti prima del Covid. Nel paese sono state eseguite 5,4 trasfusioni al minuto, 2,8 milioni in un anno che hanno interessato 639 mila pazienti. Anche se questi dati sono incoraggianti, bisogna segnalare che continua a calare il numero di donatori giovani, cioé nella fascia di età compresa tra 18 e i 45, che scendono in un anno del 2%. La fascia d’età che fa registrare l’incremento maggiore è quella compresa tra i 56 e 65 anni che è cresciuta del 7%.  Un altro dato critico, oltre alla mancanza di donatori di giovane età, è quello sulla raccolta del plasma, la parte liquida del sangue, una risorsa essenziale per la produzione di farmaci plasmaderivati, cure salvavita per molti pazienti. Nel 2022 sono stati raccolti 843mila kg di plasma, 19mila in meno rispetto al 2021. Non si è raggiunto in questo caso l’obiettivo dell’autosufficienza a livello di plasma con il conseguente ricorso al mercato internazionale per soddisfare il fabbisogno nazionale di farmaci plasmaderivati.  Un altro fattore determinante che, nel 2021 e nel 2022, ha contribuito al calo della raccolta sangue e plasma è dovuto principalmente alla carenza di personale sanitario nei centri trasfusionali. Si tratta di un fattore che incide notevolmente sul nostro sistema di raccolta, ne sono conferma, come detto, i dati relativi all’ultimo anno che hanno visto in crescita il numero dei donatori, ma in calo quello delle donazioni. La carenza di equipe medica ha avuto come conseguenza l’annullamento di molte giornate di prelievo nel territorio nazionale. Solo in Piemonte nel 2022 sono state annullate 202 giornate di prelievo (127 di sangue intero e 75 di plasma), e le unità “non raccolte” sono state 3.887 (3.298 di sangue intero e 589 di plasma)».

«La grave criticità, che ha coinvolto le Associazioni ed i Centri Trasfusionali del Piemonte – prosegue Paolo Brancatelli -, ha portato, nel 2022, all’elaborazione del progetto pilota “Ottimizzazione processi organizzativi, assistenziali, strutturali e formativi – Rete Trasfusionale Regione Piemonte”, condiviso con il Centro Nazionale Sangue e approvato con Determina Dirigenziale A1400A del 22 febbraio 2022.  A seguito della valutazione dei dati e delle richieste del Progetto Pilota, l’Associazione Donatori di Sangue del Piemonte (Fidas Adsp), come le altre sul territorio nazionale, ha messo in campo una strategia volta a cercare di accorpare il più possibile le sedi di raccolta, per ottimizzare il numero di operatori sanitari in equipe. Per questo motivo, fin dall’elezione, il nuovo Comitato di Presidenza si è adoperato, in collaborazione con il Direttore Tecnico e la Responsabile Gestione Qualità, nel rivedere il calendario di raccolta e agire, per quanto possibile, nella ottimizzazione dei prelievi. Anche i due Centri Trasfusionali di Riferimento delle principali Associazioni Donatori Sangue del Piemonte (Fidas ed Avis), hanno unificato le sedi di raccolta e incrementato la disponibilità di posti per tutti i donatori, compresi quelli di piastrine».

Andamento donazioni Fidas a Santena

Paolo Brancatelli prosegue ancora così: «Queste azioni, nei primi mesi del 2023, hanno portato ad un aumento di donazioni con incoraggianti prospettive per un ritorno ai valori pre-covid.  La Fidas Santena ne è parte attiva e orgogliosamente contribuisce con numeri di donazioni in costante aumento rispetto a periodi precedenti: nel 2020, al 15 giugno 2020, le donazioni erano 32; nell’anno 2021 sono state 52; nel 2022 sono state 57; nell’anno 2023 hanno raggiunto quota 83. Se questa crescita, come auspichiamo, sarà confermata nei mesi a venire sarà necessario – per il prossimo anno – incrementare le giornate di prelievo, dalle quattro attuali all’anno, fino alle sei. Tutto questo grazie al lavoro svolto in sinergia tra i membri del direttivo. Sebbene i compiti sono diversi per ognuno, tutti lavoriamo per la stessa missione e lavoriamo come una squadra per raggiungere l’obiettivo prefissato: promuovere, sensibilizzare e coinvolgere nuovi donatori, in particolare i giovani per favorire un ricambio generazionale. Oggi più che mai è importante ricordare che chi dona il sangue, il plasma o altri emocomponenti ha un ruolo fondamentale nel salvare la vita di tante persone».

«La Fidas Santena – chiude il presidente della locale Fidas Paolo Brancatelli -, dunque, si unisce all’appello dell’Organizzazione mondiale della Sanità e invita i cittadini a donare il sangue, ribadendo quanto sia importante questo gesto di solidarietà, libero e non condizionato da alcunché, e quanto sia alta la ricaduta sociale del dono. Noi, ex o attivi donatori, dobbiamo cercare di parlare di questo gesto in modo rassicurante, con chi non dona ancora, e convincerli che si riceve più di quanto si dona. Chiediamo uno sforzo straordinario ai cittadini, in particolare ai giovani: prima di partire per le vacanze estive, recatevi nei centri trasfusionali e donate».

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Fonte: nota di Paolo Brancatelli, Presidente Fidas Santena