Santena, la città ha una nuova Panchina Rossa

SANTENA – 26 novembre 2023 – La città ha una nuova Panchina Rossa. E’ stata inaugurata ieri, nel cortile della sede Cri, Croce rossa italiana, in via Napoli 9.

La panchina rossa è sita sulla sinistra dell’entrata della sede cittadina della Cri. Nell’asse più in alto della spalliera c’è una targhetta con scritto “1522” e poi, in maiuscolo: “Stop alla violenza sulle donne”. La panchina rossa, iniziativa patrocinata dalla città si Santena, è stata realizzata grazie agli sponsor: Caffè Vergnano; Ser Wax Industry e la pasticceria La Dolce Vita.

Nel cortile erano schierati oltre una ventina di volontari della Cri. Presenti alcuni volontari della Protezione Civile Gres Santena, dell’associazione nazionale bersaglieri e dei vigili volontari del fuoco. A rappresentare la caserma cittadina dei Carabinieri il maresciallo Giuseppe Martire. Numerosa la pattuglia degli amministratori, fra cui: il sindaco Roby Ghio, il vicesindaco Paolo Romano, l’assessore Cristian Barbini, le assessore Alessia Perrone e Silvia Migliore e le consigliere Fiorenza Di Sciullo, Debora Dello Monaco ed Elena Benente. Prima dell’avvio della cerimonia i muretti laterali della scala dell’ingresso alla sede Cri sono stati abbelliti da un buon numero di scarpe rosse.

A guidare la cerimonia l’istruttrice della Cri Renata Tamiatti. La cerimonia di inaugurazione si è aperta poco dopo le 15, con il sonoro “La cattiva educazione”, di Vinicio Capossela e  Margherita Vicario. A seguito l’intervento di Vanessa Venturi, presidente della Cri cittadina. «La presenza di una panchina rossa – ha detto la prima presidente donna della Cri cittadina – è un impegno quotidiano di auto e ascolto. Insieme, giorno dopo giorno, possiamo affrontare il cammino verso un futuro fatto di donne consapevoli del loro valore, che si amano senza condizionamenti e di uomini che sanno cosa è il rispetto, che sanno accettare un rifiuto o i cambiamenti che fanno parte della vita. E che in nome di un amore che per quanto grande può finire, sanno lasciare andare, perché davvero l’amore non umilia. Non lascia lividi sulla pelle e nell’anima. Non uccide.  Alessia Venturi ha chiuso coì: «Grazie davvero a tutti voi perché, tutti insieme, possiamo dire basta. Anche per chi, purtroppo, non ha più voce». Poi sono intervenuti gli amministratori: il sindaco Roby Ghio; l’assessora Alessia Perrone, la consigliera Elena Benente; la consigliera Fiorenza Di Sciullo e la consigliera Debora Dello Monaco.

Il microfono è passato a Elisa Cominetti e Maddalena Saponara, del Centro antiviolenza InRete del Chierese. Le due educatrici hanno fornito questi numeri. Il Centro è stato inaugurato nel 2018, con gli sportelli di Chieri, Poirino, Santena, Pino Torinese e Carmagnola. Nel 2018 le donne che si sono rivolte al centro sono state 24. Nel 2019 sono state 19. Nel 2020 le donne che si sono rivolte al Centro antiviolenza InRete di Chieri sono state 44. Nel 2021 le donne sono state 56. Nel 2022 sono state 54. Infine, sino a oggi, nell’anno in corso le donne entrate in contatto con il Centro, tramite i diversi sportelli, sono state 65. Dunque, in totale le donne passate dal Centro antiviolenza del chierese sono state 261. Arrivano da: Andezeno, Baldissero, Cambiano, Castelnuovo don Bosco, Chieri, Mombello, Pavarolo, Pino Torinese, Poirino, Riva presso Chieri e Santena.

Poi l’evento centrale della giornata. Il taglio del nastro con l’inaugurazione della panchina rossa. La sforbiciata del nastro tricolore è arrivata dall’assessora Alessia Perrone, assistita da Vanessa Venturi. A seguire la piantumazione di una rosa. Opera di un volontario della Cri: Francesco Rapetti e dall’assessora Perrone. A seguire la volontaria della Cri, Marina Biello, ha letto il brano Donne in rinascita, di Jack Folla. Subito dopo c’è stata una lezione di autodifesa, con una serie di mosse, proposte da Daniele Pesce e Enza Resta, istruttori di Ared, Advanced real defense, Difesa persone professionale civile. Poi, i presenti, a coppie, hanno imitato gli istruttori Ared, facendo pratica con le mosse appena apprese.

FOTOCRONACA