Santena, al via uno studio di fattibilità per la gestione dell’intero complesso cavouriano

Santena – 21 luglio 2014 – Nei giorni scorsi, in municipio a Torino, alla presenza dell’assessore alla Cultura Maurizio Braccialarghe, si è svolto un incontro per discutere del futuro del complesso cavouriano di Santena. Tra le decisioni prese vi è l’avvio di uno studio di fattibilità sulla gestione dell’intero complesso. Ugo Baldi, sindaco di Santena, l’incontro lo racconta così.

santena castello cavour«Nei giorni scorsi si è svolta una interessante riunione negli uffici del municipio di Torino, alla presenza di Maurizio Braccialarghe, assessore della giunta guidata dal sindaco Piero Fassino, con delega alla Cultura. Oltre all’assessore alla Cultura di Torino e noi amministratori santenesi, attorno al tavolo, tra gli altri, c’erano la Fondazione Cavour, gli Amici della Fondazione Cavour e Turismo Torino. Come tutti sanno nel complesso cavouriano è aperto e avviato un cantiere che porterà alla completa ristrutturazione delle ex scuderie, al rifacimento della facciata e del tetto del castello Cavour. Un secondo cantiere realizzerà il museo nazionale dedicato a Camillo Cavour. La chiusura dei due cantieri è prevista per il 2016-2017. Più che sui lavori la riunione si è occupata di come poter far vivere il complesso cavouriano quando sarà completata la ristrutturazione e dopo l’apertura del museo dedicato a Camillo Cavour. Si è deciso di avviare uno studio di fattibilità sulla gestione di tutte le strutture del complesso cavouriano. Uno studio che prenderà in esame anche la Cascina Nuova, sita ai confini del parco Cavour. Lo studio terrà conto di tutte le strutture del complesso cavouriano santenese: scuderie, castello, tomba, torre, parco e cascina».

Il sindaco Ugo Baldi spiega: «Durante l’incontro si è stimato che, a lavori terminati, il complesso cavouriano santenese, una volta a regime, avrà bisogno di poter contare su centomila visitatori l’anno. Si tratta di una sfida non facile che, per essere vinta, avrà bisogno dell’impegno di tutti coloro che erano attorno al tavolo nella riunione svolta a Torino. Serviranno iniziative continue e di alto livello, in grado di calamitare visitatori».

Santena_castelloCavour_apr2013«Uno degli aspetti che come amministrazione comunale siamo chiamati ad affrontare – aggiunge Ugo Baldi – riguarda la viabilità cittadina. Purtroppo il centro di Santena presenta qualche problema rispetto alla possibilità di poter accogliere grandi numeri di persone che hanno come meta il complesso cavouriano. Per questo stiamo ragionando sulla possibilità di spostare l’ingresso del complesso cavouriano nelle vicinanze di Cascina Nuova. Il nostro intento è realizzare la porta di ingresso al complesso cavouriano attorno alla Cascina Nuova, con tanto di parcheggi, in modo da non congestionare il nostro centro cittadino. Si tratta di ragionamenti che, per ora, abbiamo solo abbozzato e che dovremo affrontare in sede di revisione del piano regolatore. E’ chiaro che a fronte della stima di un così notevole flusso di turisti e visitatori dovremo modificare la viabilità cittadina e non solo quella. Oltre ai ragionamenti sul flusso di persone in arrivo per il complesso cavouriano, sempre per l’area attorno alla Cascina Nuova, c’è anche un altro aspetto da tenere in considerazione: l’ipotesi di localizzazione di un nuovo ospedale, a servizio di tutta l’Asl To5, destinato a soppiantare gli ospedali oggi esistenti a Chieri, Carmagnola e Moncalieri. La nuova amministrazione regionale, guidata da Sergio Chiamparino, si è insediata da poche settimane ed è alle prese con una grande scarsità di risorse anche in tema di Sanità, per cui l’ipotesi di un nuovo ospedale baricentrico per tutta l’Asl To5 non sembrerebbe così immediata. Discutendo anche con molti sindaci del chierese tutti però identificano Santena come sito ideale per una nuova struttura ospedaliera moderna e funzionale». «La mia amministrazione ha come punto fermo lo stop al consumo del suolo – chiude Ugo Baldi –, ma se l’ipotesi progettuale di un nuovo ospedale dovesse mai concretizzarsi avremo difficoltà a non prendere al volo una occasione come questa. In ogni caso, a oggi, si tratta di una ipotesi che appare quantomeno lontana».

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