Santena, Benny è tranquillo: «Non ho nulla da dire in merito alla sospensione dal Pdl dei tre esponenti di An. Io vado avanti».

SANTENA – 26 gennaio 2010 – Benny Nicotra, in vista del prossimo consiglio comunale, convocato per questa sera, si dice tranquillo. La sospensione dal Pdl di Falcocchio, Bergoglio e Gaude non sembra preoccuparlo.

Benny Nicotra
Benny Nicotra, sindaco di Santena

Benny Nicotra spiega: «Sulle decisioni prese da Falcocchio prima e da Bergoglio e Gaude poi, non ho proprio nulla da dire. Mi sembra giusto che le persone che fanno riferimento ad An decidano di identificarsi in un altro gruppo consigliare in attesa di vedere chiarita la situazione all’interno del Pdl presente in consiglio comunale».

Poi il sindaco aggiusta la mira: «Aggiungo che ritengo apprezzabile la scelta di Falcocchio, Gaude e Bergoglio. In attesa dei dovuti chiarimenti rispetto al ruolo di Edoardo Tamagnone questi tre consiglieri hanno deciso di marcare la loro identificazione politica. Loro tre, ed io stesso, ci auguriamo che quanto prima Tamagnone venga buttato fuori dal Pdl. Io ritengo che spetti ai dirigenti provinciali, regionali e nazionali decidere quanto prima sulla sorte di Tamagnone».

Il sindaco aggiunge ancora: «Io non devo andare a vedere perché si formano questi nuovi gruppi. Sono problemi che non mi toccano. Anche perché si tratta di formazioni che si identificano con la mia maggioranza. Dal gruppo Misto di maggioranza Falcocchio, come Bergoglio e Gaude, hanno annunciato che mi appoggeranno. Semplicemente intendono accelerare il pronunciamento che i vertici del Pdl dovranno prendere nei confronti di Tamagnone».

Ma, sindaco, Falcocchio non mi sembra tanto favorevole alla nomina di Miano ad assessore e ha chiesto chiarimenti a lei non ad An. Benny afferma: «Lo ripeto, per il consiglio comunale che si riunirà questa sera non prevedo difficoltà. Eventuali problemi nascono solo dai pettegolezzi che voi mezzi di informazione, giorno dopo giorno, andate ampliando. Sarebbe meglio se blog e giornali si occupassero della realtà dei fatti e non delle indiscrezioni».

Il sindaco sembra quindi non considerare le richieste di chiarimento che Falcocchio gli ha indirizzato. Forse Benny Nicotra non può fare diversamente. La componente di An oggi conta due assessori, Gaude e Bergoglio. Nei giorni scorsi il sindaco aveva chiesto a uno dei due di farsi da parte per poter poi nominare assessore Falcocchio. E’ chiaro che ,considerata la coalizione che regge il sindaco, su sette assessori An non può avere tre posti. Oggi le poltrone della Giunta sono due per An, tre per Fi, una per la Lega e una per Miano.

Bergoglio e Gaude non si sono tirati indietro, ma forse è stato meglio così. Se uno dei due avesse liberato il posto per Falcocchio il sindaco avrebbe sì potuto nominarlo assessore – accontentando i desiderata della coordinatrice provinciale del Pdl – ma avrebbe perso due componenti della sua maggioranza. Infatti l’assessora della Lega Nord Patrizia Borgarello ha, ripetutamente, fatto sapere che non intende votare la nomina ad assessore di Falcocchio dopo che praticamente l’intero consiglio l’ha sfiduciato. Un altro che non voterà mai il ritorno di Falcocchio assessore è il consigliere Gianni Tosco».

Dopo aver affrontato e superato, almeno a parole, i problemi della sospensione dal Pdl di tre esponenti con relativo aumento del gruppo Misto di maggioranza – ora formato da Massimiliano Miano, Giuseppe Falcocchio, Gianni Tosco, Giovanni Bergoglio e Ezio Gaude – il sindaco aggiunge: «Questa settimana come maggioranza abbiamo lavorato sul bilancio di previsione per il 2010. Appena possibile porteremo il documento in consiglio comunale. Segnalo che la commissione che doveva esaminare il bilancio ha visto la totale assenza da parte dei componenti le minoranze».

Nicotra chiude così la sua intervista: «Un altro tema che sembra molto gettonato dai miei oppositori è quello dell’outlet. Anche qui, torno a ripetere, appena possibile convocherò un consiglio comunale aperto. Sono in attesa della disponibilità dei dirigenti della Promos di Brescia. E’ del tutto chiaro che in questi giorni stanno compiendo i loro passi anche alla luce delle tante dichiarazioni – e del vero e proprio processo alle intenzioni – che gli oppositori hanno portato avanti nelle scorse settimane».

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