Santena, i numeri in consiglio dopo le dimissioni di Gianni Tosco, 12 in maggioranza e 9 all’opposizione

SANTENA – 24 maggio 2010 – Le dimissioni del consigliere Gianni Tosco indeboliscono o rafforzano Benny Nicotra e la sua coalizione? Ora la maggioranza del sindaco potrà contare su 12 consiglieri mentre le opposizioni sono a quota nove.

Dunque Gianni Tosco se ne va e lascia il consiglio. Lo fa dopo mesi di tira e molla. Sulle ragioni delle dimissioni prendiamo atto di quanto scritto: «… con rammarico rassegno le mie dimissioni da consigliere comunale per motivi strettamente personali e di lavoro». Per dimettersi bastano e sono più che sufficienti anche se molti sosterranno che le ragioni reali forse sono diverse. Se ne va un consigliere che in questi ultimi tre anni ha dato un po’ di problemi al sindaco Benny Nicotra. Tosco è stato eletto nelle fila della lista che ha portato Benny Nicotra per la terza volta nella stanza dei bottoni, dopo avere raccolto 82 voti di preferenza. Inizialmente ha fatto parte del gruppo di Forza Italia, poi  ha partecipato alla nascita di Progetto Santena, formazione che ha abbandonato quasi subito per tornare ad appoggiare il sindaco con la maglia del Gruppo Misto di maggioranza.

All’inizio del mandato il sindaco aveva affidato a Tosco gli incarichi relativi all’Agricoltura e ai Progetti di integrazione delle persone diversamente abili. Due incarichi che, a un certo punto, Tosco ha ritenuto di restituire. Il primo cittadino  a fine dell’ottobre del 2009 gli aveva nuovamente affidato tali incarichi, ma lui non ha più firmato l’accettazione. A testimonianza del disagio del consigliere rispetto alla coalizione della maggioranza ci sono un po’ di assenza in consiglio comunale. Negli ultimi tempi la situazione si era fatta più difficile. Anche in occasione della votazione del bilancio 2010, sino a poche ore prima del voto, il consigliere Tosco andava dicendo che non avrebbe mai votato il bilancio. Solo una serie di messaggi telefonici del sindaco inviati in corso di seduta e alcuni conciliaboli fuori dal consiglio, sempre durante la discussione del bilancio, avevano poi portato Tosco ad appoggiare la manovra. Oggi sono arrivate le dimissioni.

I primi esclusi della Lista delle libertà sono Maria Elia, commerciante, che nell’urna ha raccolto 68 voti. Secondo escluso Valter Riva, con 67 preferenze. Terzo escluso Sergio Pasino, che di voti ne ha raccolti 49. Pasino e Riva sono impegnati in cariche alla casa di riposo Forchino. Pasino è direttore della struttura, mentre Riva è componente il cda.  Maria Elia è una fans di Benny Nicotra: il suo arrivo in consiglio comunale, come quello degli altri due esclusi, non potrà che consolidare il Pdl.

In città la nascita del Pdl avvenuta a seguito della fusione tra gli esponenti di Forza Italia e quelli di Alleanza nazionale non ha portato buoni frutti. Oggi fanno parte del Pdl il sindaco Benny Nicotra, il capogruppo Francesco Migliore, il vicesindaco e assessore Domenico Trimboli, l’assessore Paolo Mosso e l’assessore Gianni Giacone: in tutto si tratta di cinque consilieri. Tre esponenti di An, tutti assessori – Pino Falcocchio, Gianni Bergoglio ed Ezio Gaude – sono parcheggiati nel Gruppo Misto di maggioranza, in attesa di rientrare nel Pdl. Nei giorni scorsi sembrava cosa fatta, probabilmente i tre ora hanno alzato il tiro e stanno vedendo se, approfittando del rientro, non sia possibile portare a casa anche la carica di capogruppo; in alternativa resta sempre la poltrona di vice capogruppo. I tre componenti di An un primato l’hanno comunque raggiunto: la componente di An ha eletto tre consiglieri e tutti sono assessori. Le dimissioni di Tosco consegnano al sindaco un consigliere comunale che – molto probabilmente – sarà di sicuro più malleabile di Tosco.

Con la sostituzione di Tosco Nicotra potrà contare su una maggioranza composta da 6 consiglieri del Pdl ex Forza Italia, cui vanno aggiunti tre consiglieri ex An e Massimiliano Miano, componente dei Moderati che in consiglio è seduto nel gruppo Misto di maggioranza. Fanno parte della coalizione anche i due consiglieri della Lega Nord, la capogruppo Patrizia Borgarello e Beppe Maggio che per motivi aritmetici veste la maglia della Lega Nord – in base al regolamento scritto da Benny Nicotra e dai suoi per costituire un gruppo i consiglieri che danno vita a una formazione che non ha il nome della lista con cui si sono presentati agli elettori, devono essere almeno in due –  ma non perde occasione di dichiarare che lui è fedele al sindaco Nicotra. In totale il sindaco potrà contare su dodici voti.

Le minoranze restano a quota nove: tre consiglieri dell’Unione centrosinistra – Bruno Ferragatta, Cetty Siciliano e Ilario Martini; due di Insieme per Santena – Domenico Galizio e Tommy Elia; Roberto Ansaldi dell’Udc; tre componenti di Progetto Santena – il capogruppo Edoardo Tamagnone, il presidente del Consiglio comunale Santino Cascella e Walter Mastrogiovanni. Tutto questo salvo ennesimi cambiamenti di maglia dell’ultima ora.

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