Santena, legge regionale contro la ludopatia, quale ruolo per i Comuni?

Santena – 4 giugno 2016 – Il sindaco Ugo Baldi spiega: «Come amministrazione comunale siamo ragionando sui mezzi più efficaci per far applicare la legge contro la ludopatia, approvata nell’aprile scorso dal Consiglio regionale. Un sostegno alla normativa regionale che intendiamo portare avanti con il maggior numero possibile di amministrazioni comunali della zona».

Fonte immagine: internet
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La legge contro la ludopatia – legge regionale 2 maggio 2016, n. 9, recante Norme per la prevenzione e il contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo patologico – intende prevenire i danni, spesso devastanti, che il gioco d’azzardo compulsivo provoca su fasce di popolazione poco difese, come giovani e anziani. Il testo, approvato nell’aprile scorso dal Consiglio regionale, punta sulla prevenzione, ma anche sul sostegno alle amministrazioni comunali in quella che, a volte, si trasforma in una battaglia per impedire il proliferare di sale giochi nelle vicinanze di luoghi particolarmente sensibili, come ad esempio le scuole e le parrocchie.

Entro tre mesi dall’entrata in vigore della legge è prevista l’approvazione da parte del Consiglio regionale di un Piano triennale integrato per promuovere interventi per aumentare la consapevolezza sulla dipendenza correlata al gioco per i giocatori e le loro famiglie. Sempre il piano dovrà favorire un approccio consapevole, critico e misurato al gioco, informare sull’esistenza di servizi di assistenza e cura, svolti da soggetti pubblici e del terzo settore e far conoscere ai genitori i programmi di filtraggio e blocco dei giochi on line. Il piano dovrà altresì prevedere interventi di formazione e di aggiornamento, obbligatori ai fini della prosecuzione dell’attività, per i gestori e il personale delle sale da gioco e delle sale scommesse, pianificare campagne annuali d’informazione sui rischi e sui danni derivanti dalla dipendenza dal gioco.

Il sindaco Ugo Baldi riassume: «Nei comuni come Santena la legge regionale vieta la collocazione di apparecchi per il gioco in locali che si trovino a una distanza, misurata in base al percorso pedonale più breve, non inferiore a 500 metri da istituti scolastici, centri di formazione per giovani e adulti, luoghi di culto, impianti sportivi, ospedali, strutture residenziali o semiresidenziali operanti in ambito sanitario o socio-sanitario, strutture ricettive per categorie protette, luoghi di aggregazione giovanile e oratori, istituti di credito e sportelli bancomat, esercizi di compravendita di oggetti preziosi ed oro usati».

Il sindaco di Santena Ugo Baldi aggiunge: «I Comuni sono in attesa di questo Piano triennale integrato. Una volta pubblicato il Piano toccherà poi a noi amministratori comunali, per esigenze di tutela della salute e della quiete pubblica, disporre limitazioni temporali all’esercizio del gioco tramite slot machine per una durata non inferiore a tre ore nell’arco dell’orario di apertura previsto, all’interno delle sale da gioco, delle sale scommesse, degli esercizi pubblici e commerciali, dei circoli privati e di tutti i locali pubblici o aperti al pubblico». La legge vieta qualsiasi attività pubblicitaria relativa all’apertura o all’esercizio delle sale da gioco, delle sale scommesse o all’installazione degli apparecchi per il gioco presso gli esercizi pubblici e commerciali, i circoli privati e i locali pubblici, La Regione promuoverà accordi con gli enti di esercizio del trasporto pubblico locale per l’adozione di un codice di autoregolamentazione che vieti la concessione di spazi pubblicitari relativi al gioco.

Il sindaco Ugo Baldi chiude così: «A meno di eventuali proroghe – sono stati annunciati ricorsi al provvedimento regionale – non ci sono molte alternative. A breve le amministrazioni comunali saranno chiamate a far rispettare questa legge regionale. Con i sindaci della zona stiamo pensando di muoverci in modo comune, a partire dalla calendarizzazione di alcuni incontri con gli esercenti, per informarli su quanto previsto dalla normativa regionale. Per ora stiamo cercando di capire dagli uffici della Regione Piemonte i tempi di arrivo del piano triennale integrato. In accordo e sinergia con il maggior numero possibile di amministrazione della zona, intendiamo comunque promuoveremo azioni a sostegno dell’applicazione della normativa regionale: gli esercenti che gestiscono apparecchi per il gioco collocati negli esercizi pubblici e commerciali, circoli privati e in tutti i locali pubblici o aperti al pubblico hanno 18 mesi di tempo dall’approvazione della legge per adeguarsi. I titolari delle sale da gioco e delle sale scommesse esistenti alla data di entrata in vigore della legge dovranno adeguarsi alla legge entro tre anni dall’approvazione».

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Scarica la legge regionale 2 maggio 2016, numero 9. Norme per la prevenzione e il contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo patologico: LR2_maggio2016_n9

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