SANTENA – 26 gennaio 2020 – Appunti sommari di Alternanza Scuola-Lavoro sul contesto agricolo e sociale di Chieri-Santena, emersi negli incontri con gli studenti degli istituti della Zona. L’attenzione è rivolta: alla promozione del Chierese-Carmagnolese, alla produzione di alimenti genuini, sani, gustosi, salubri e certificati, al paesaggio rurale e all’uso del suolo in tempi di cambiamenti climatici.
Tra Chieri e Pecetto c’è l’area dell’Istituto Bonafous, 350.000 metri quadrati, di proprietà della Città di Torino. Un’importante sede storica agraria e di cultura per la comunità e le aziende agricole della Zona Chierese-Carmagnolese e della Città Metropolitana Torinese.
Qui si svolgono attività di:
–florovivaismo (azienda agraria, con le serre, della Città di Torino);
–ricerca e sperimentazione nel settore della frutticoltura e della viticoltura in particolare per il vitigno D.O.C. “Freisa di Chieri” (Cantina sperimentale dell’Università di Torino);
–istruzione e formazione professionale nei settori del giardinaggio, dell’agricoltura e della trasformazione agro-alimentare (Istituto Istruzione Superiore “B.Vittone”, Sede associata Istituto Agrario ex Ubertini e ENGIM Piemonte–Bonafous Chieri, Agenzia di formazione professionale).
Chieri è singolare per la sua storia, contrassegnata da un’aristocrazia nobiliare, operaia e sacerdotale cresciuta esercitando lavoro, finanza, commercio e operando nel sociale.
Il suo paesaggio rurale è racchiuso tra i bacini del rio Tepice e del torrente Banna, affluenti di destra del Po. La collina ha una vocazione panoramica, boschiva, fruttifera, vitifera e residenziale. La fertile pianura, ricca di aziende agricole, produce ortaggi, cereali, carni, latte, latticini. Nella pianura sono dislocate le imprese industriali, commerciali e di servizio. La vicinanza con la rete autostradale di livello internazionale favorisce lo sviluppo della logistica. Un potenziale ancora non utilizzato è costituito dalla vicinanza con la grande rete di collegamento ferroviario. Il futuro –visti la bassa disponibilità d’acqua, il cambiamento climatico e i livelli di inquinamento delle falde nei due bacini– consiglia di puntare su scelte di risparmio, di raccolta idrica e di cambiamento di coltivazioni a forte consumo.
La storia di Chieri spiega il suo essere capo area di un vasto territorio.
Un ruolo di cui le comunità limitrofe hanno ancor più necessità, visti i processi in corso a livello regionale, nazionale ed europeo. Chieri è stato uno dei più importanti Comuni italiani.
Insediamento preromano, romano (Carreum Potentia) attraversato dalla Via Francigena, medievale, rinascimentale, barocco, risorgimentale e moderno, con Carmagnola è il principale centro della Zona che collega il Torinese con il Cuneese e con Langhe-Roero e Monferrato.
Il suo patrimonio culturale e paesaggistico è notevole. Racchiude chiese: Battistero e Collegiata di Santa Maria della Scala (Duomo); Chiesa di San Domenico, affreschi di Guglielmo Caccia, il Moncalvo; Chiesa di sant’Antonio Abate, progetto di Filippo Juvarra; Chiesa di San Filippo, Chiesa di Santa Margherita e complesso di San Leonardo; Chiesa di San Giorgio, medievale, punto panoramico sul Pianalto. Musei: Museo Martini di Storia dell’Enologia nella frazione Pessione, accanto allo storico stabilimento del vermouth più famoso nel Mondo e Museo del Tessile. Palazzi storici e il Ghetto Ebraico. La Biblioteca Civica, in particolare la sezione storica archivistica di valore regionale e nazionale, è centro di documentazione, memoria e cultura dell’area circostante che formava l’antica Chieri. Antica Chieri di cui oggi, in un contesto profondamente diverso, si avverte la suggestione, per lo meno nell’esercizio associato di erogazione di servizi di pubblica e privata utilità.
Oggi Chieri è un centro residenziale della Città Metropolitana Torinese. A differenza degli altri comuni più popolosi della provincia di Torino è stato il meno interessato dalla industrializzazione e dalla conseguente deindustrializzazione collegata alla Fiat. Sul territorio sono presenti attività industriali, commerciali e di servizio, pubblici e privati. L’agricoltura, la ristorazione, il turismo, oggi come nel passato sono fonte di produzione diretta di reddito. E ancor più di interessi che emergono da una comunità che avverte la necessità di poter disporre del Distretto del Cibo della Zona Chierese-Carmagnolese della Città Metropolitana Torinese.
Gino Anchisi
da Santena, la città di Camillo Cavour, 26 gennaio 2020