Santena: 6 giugno, la rete di Camillo. Puntata 347

SANTENA – 3 giugno 2023 – La commemorazione affidata al prof. Gianni Oliva.  Nel 162° anniversario della scomparsa si inaugura il 1° piano della Torre Viscontea: il primo museo cavouriano d’Italia. La rete va curata e manutenuta. La novità del “Passaporto del Buon Cittadino”.

La cerimonia del 6 giugno è unica a livello patrio per differenti motivi. Perché è la sola in Italia a ricordare il giorno della improvvisa e tuttora “misteriosa” morte del principale artefice del processo culminato con l’Unità d’Italia. Perché le identità degli Italiani e degli Europei sono state segnate dall’azione di Camillo Cavour e dei suoi contemporanei. Perché la promozione, valorizzazione, fruizione e accoglienza di un territorio e di un bene culturale dipendono dalla rete di relazioni con la comunità, i cittadini, le imprese e le istituzioni. Perché fa leva sull’orgoglio di essere piemontesi e italiani per rimediare a certi italici malesseri.

Quest’anno c’è una novità. Si apre alla visita una parte nuova dell’immenso patrimonio culturale ospitato a Santena: il primo piano della Torre Viscontea. La prima sede, già dal 1886, del primo Museo cavouriano d’Italia. Il luogo dove è custodito dal lontano 1929 il famoso ramo d’Ulivo di Santena. Inviato da Benito Mussolini per suggellare uno dei suoi successi: la clamorosa firma del Patti del Laterano tra la Chiesa Cattolica e lo Stato Fascista. Ramo noto per la battaglia degli andirivieni dalla Tomba alla Torre tra i fascisti mussoliniani e gli antifascisti Visconti Venosta, eredi Benso e custodi del sepolcro, diventato nel 1911 monumento nazionale.

Si amplia la visita e cresce la rete. Si allarga pure a livello intergenerazionale. Dopo due anni di pratica entra a farne parte –dopo la sensazionale esperienza delle Cavouriadi del 17 marzo, le guide del Parco, la 90° Sagra dell’Asparago, l’attività con Reciproca Mensa e altre azioni– il “Passaporto del Buon Cittadino”. Un’idea e un progetto dell’Istituto Comprensivo di Santena con alto valore sociale, educativo e formativo. Basato sull’educazione civica. Da svolgere in orario extrascolastico. Dove gli alunni e le alunne fanno esperienze e collaborazioni significative con associazioni e enti, nel corso delle quali maturano crediti che concorrono alla loro valutazione scolastica.

L’incontro tra agricoltura e cultura. La Fondazione Camillo Cavour e i Volontari dell’Associazione Amici di Camillo Cavour di Santena  dal 1996 in avanti hanno lavorato con precisi obiettivi. Realizzare idee e progetti sulle tracce e gli indirizzi lasciati dalle generazioni che hanno fatto del Piemonte e dell’Italia una terra in cui si è fortunati a crescere e vivere. Tutto ciò si è creato formando una rete tra le comunità e i contesti in cui il Contadino-Tessitore e i suoi contemporanei operarono e vissero. 
Dopo la commemorazione ufficiale, fin dalla prima edizione, è infatti presente, in quello che è chiamato “l’omaggio alla memoria”, la degustazione di cibi e prodotti tipici. Tra i quali il vino delle Langhe, di Grinzane Cavour. Il riso coltivato nelle terre percorse dal Canale Cavour. Gli asparagi fortuna e ricchezza di Santena e delle terre del Pianalto, nonché simbolo della modernizzazione dell’agricoltura italiana. Le carni di bovini e suini che i Benso allevarono e incrociarono nelle loro cascine.  L’insieme –degustazione dei prodotti tipici e commemorazione– sottolinea il forte valore culturale e sociale esistente tra il settore agroalimentare e le comunità Zonale, Metropolitana, Piemontese e Italiana. Confermato dalla partecipazione e dalla presenza dei rappresentanti delle istituzioni. Lo Stato unitario. La Regione Piemonte. La Provincia, oggi Città Metropolitana Torinese. La città di Torino, erede e proprietaria del Parco, dell’Archivio, della Cascina Nuova, della Torre e del Castello Cavour. La città di Santena, che ha l’onore e l’onere di contribuire alla custodia di questo luogo primario della memoria patria. I Comuni di Grinzane, di Trino e quelli del Bacino Idrografico del fiume Banna.

Il Ramo d’Ulivo di Mussolini

Il ruolo delle imprese. Accanto ai prodotti e alle istituzioni i punti di forza della rete sono le aziende che materialmente donano, preparano e distribuiscono i piatti della memoria. Quest’anno in prima fila ci sono la società agricola Fantolino di Cafasse, con lo Zabaione realizzato in collaborazione con Alberto Marchetti e il Sermig, Arsenale della Pace.  Il Caffè Vergnano, la più antica torrefazione italiana. La Distilleria Vincenzi di Pecetto con il suo Bicerin tanto caro al Conte. Il Ristorante Andrea di Poirino. L’Enoteca Regionale Piemontese Cavour di Grinzane Cavour. Il riso Gran Cavour realizzato dall’Ires di Nibbiola (NO). E poi le Santenesi. La Macelleria Crivello, del compianto Secondino, maestro Slow Food. Il Grissinificio Feyles, artigiani del Rubatà. L’Associazione Ristoratori Santenesi (L’Antico Pioppo di Giovanna Cavaglià, la Locanda del Cont di Elena Capello, le Vecchie Credenze di Vittorio Dalla Vecchia). La Lenti Prosciutti, recentemente acquisita dal Gruppo Amadori, il colosso agroalimentare con sede a Cesena. L’Associazione Produttori Asparago di Santena e delle Terre del Pianalto, 25 aziende agricole che praticano la vendita diretta in cascina dei germogli d’asparago a tempo zero, tanto apprezzati dallo Statista. Aziende, imprenditori e lavoratori sono la dimostrazione del legame con il territorio e con la comunità in cui operano e con la storia e la memoria patria. Imprese naturalmente cavouriane. Costantemente protese all’innovazione del processo e del prodotto all’insegna della sostenibilità ambientale, della tutela della salute dei consumatori, della produzione di cibo sostenibile e accessibile. Protagoniste dei mutamenti in corso, che investono, intraprendono, creano posti di lavoro e ricchezza. Che attuano nuove strategie di mercato. Che danno lustro al settore agroalimentare, il primo in Italia per fatturato.

Il senso della Patria italiana ed europea. A Santena opera una rete eterogenea, che guarda con fiducia al futuro. Dove la memoria e la storia stanno al territorio e alla comunità come illuministicamente il lavoro e l’imprenditorialità stanno alla produttività del sistema che crea la ricchezza della nazione.   Una rete basata sulla collaborazione e sul perseguimento di interessi comuni, tra loro differenziati a seconda della missione che aziende, associazioni, enti e istituzioni intendono raggiungere. L’ingresso alla cerimonia del 6 giugno è gratuito. Chi è interessato deve prenotare, fino al raggiungimento del numero dei posti previsti dalla norme di sicurezza igienico-sanitarie,  presso la Fondazione Camillo Cavour al n° 011-597373.

Gino Anchisi
da Santena, la città di Camillo Cavour, 3 Giugno 2023