Santena ha aderito al progetto Costruiamo gentilezza proposto dall’Associazione Cor et Amor

SANTENA – 3 giugno 2023 – La città ha aderito al progetto Costruiamo gentilezza, proposto dall’Associazione Cor et Amor e ha premiato l’insegnante Tina Luongo.

Il progetto nazionale Costruiamo Gentilezza è promosso dall’ Associazione Cor et Amor, di Lessolo. Ha l’obiettivo di favorire nei cittadini la costruzione di buone pratiche di gentilezza per accrescere il benessere della comunità, mettendo al centro i bambini e le loro famiglie. L’adesione al progetto prevede la firma del Patto per la gentilezza, quale impegno concreto dell’Amministrazione Comunale nel promuovere la gentilezza quale pratica quotidiana di vita.

L’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Roby Ghio, ha inteso condividere gli obiettivi progettuali mediante la concessione del patrocinio comunale gratuito al Progetto Nazionale Costruiamo Gentilezza per il triennio 2022-2024. In occasione della 90esima Sagra dell’asparago di Santena, a palazzo municipale, nell’ufficio del sindaco,  c’è stata la firma  ufficiale del Patto per la gentilezza (foto qui sopra).  Sempre durate la sagra c’è stata la premiazione di un’insegnante che si è distinta negli anni per la diffusione di pratiche relazionali positive: Tina Luongo (foto qui sotto).

Alla maestra Tina Luongo è andato un attestato di gratitudine quale persona gentile e cortese “per la capacità di coinvolgere con professionalità ed entusiasmo ogni progetto che realizza”. Per questo, l’amministrazione comunale l’ha ringraziata “per la sue dedizione e gentilezza, a beneficio della comunità locale”. L’attestato si chiude con queste parole in piemontese, scritte in maiuscolo: “GRASSIE D’TUT” (Grazie di tutto).

Nei giorni scorsi la Giunta comunale della città di Santena, con la delibera 46, approvata il 18 maggio scorso, ha aderito al progetto nazionale Costruiamo Gentilezza.

FONTE

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AI LETTORI: Refusi e deontologia Sin qui la notizia. Una testata giornalistica – niente nomi per carità – riprendendo la notizia ha riportato in modo errato il cognome della maestra che da Luongo è diventato Longo. Sia chiaro che non ce l’ho con la testata o con chi ha scritto la notizia: può capitare a tutti un refuso o di pubblicare nomi o cognomi inesatti. Non solo, per un blog è più facile correggere refusi ed errori perché una volta riportata la correzione non resta più traccia dell’errore precedente. Quello che qui si vuole segnalare è un malcostume che sta prendendo piedi in ambito giornalistico. Sviste come questa – sbagliare un cognome – non vengono quasi mai rettificate. E così succede che persone che sui mezzi di informazione ci vanno poche volte nella vita, quando vengono citate ci arrivano magari con nome o cognome storpiato o, addirittura, con l’attribuzione  di affermazioni inesatte, rispetto a quanto dichiarato. Ai lettori del blog ricordo che i precetti deontologici giornalistici sono chiari: la rettifica è un obbligo di legge e dovere deontologico. Così come devono essere rettificate le notizie che risultino inesatte, andrebbero altresì riparate eventuali sviste o errori. In questo caso poi la rettifica andrebbe proprio fatta, se non altro …per gentilezza e cortesia, nei confronti della maestra Tina, come dei lettori, pochi o tanti che siano.

filippo tesio